Cirio e la sua brillante trovata sugli alpini in Russia: ecco perché non può essere fascista, ha solo fatto un liceo ‘prestigioso’ ad Alba

Cirio e la sua brillante trovata sugli alpini in Russia: ecco perché non può essere fascista, ha solo fatto un liceo ‘prestigioso’ ad Alba

Alberto Cirio ha bene in mente che le parole possono giocare brutti scherzi. Durante una presentazione dell’adunata nazionale Ana di Biella, si è lasciato scappare un’affermazione che ha lasciato molti a bocca aperta: gli alpini, secondo lui, andarono in Russia nel ’42 “per la nostra libertà”. Ma non temete, è solo un “inciampo linguistico”. Già, come se le parole avessero bisogno di scuse!

Oh, il nostro caro governatore, ex studente del liceo classico Govone, si difende affermando: “Come posso essere fascista?”. Ma le frasi che scuotono la storia sembrano più forti di qualsiasi diploma. È davvero incredibile come un’affermazione così delicata possa venire fuori da chi dovrebbe conoscere la storia.

“Crediamo che una difesa europea sia fondamentale”, ha dichiarato Cirio, sottolineando che gli investimenti non saranno spesi in armi ma in “aerospazio, satelliti, porti e aeroporti”. Un bel modo per dire che i nostri soldi finiranno in progetti “civili ed economici”, mentre la memoria di chi ha combattuto è rimasta quasi un optional. Perfetto, vero?

Naturalmente, queste affermazioni non sono passate inosservate. Le sue parole sui militari caduti in Russia hanno suscitato un’ondata di proteste, soprattutto per la citazione “sacrificio per la nostra libertà”. Ma chi ha bisogno di contesto quando si può travisare la storia, giusto?

Su un noto social, qualcuno ha perfettamente ragione ad osservare che “la campagna di Russia fu una nostra invasione della Russia”. Ma chi ha tempo per tali dettagli storici, soprattutto quando la retorica patriottica è così seducente? Le opposizioni, tra cui il PD, AVS e il M5S, non si sono fatte attendere e hanno subito attaccato, parlando di revisionismo storico. E che dire dell’ANPI, che ha invitato Cirio a “chiarire”? Sembra proprio che ci sia una guerra di parole in corso, ma senza le vere battaglie che la storia ci ha messo davanti.

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