“Allora, attenzione, tutti! Se fate locazioni immobiliari non imprenditoriali per scopi turistici, siete salvi da qualsiasi ingerenza da parte della pubblica amministrazione!” Questa fantastica novità viene dal Consiglio di Stato, che con la sentenza 2928/2025 ha deciso di bocciare un verdetto del TAR lombardo. Ma chi sono loro per vietare contratti di locazione? Suvvia, un po’ di chiarezza, per favore!
La storia comincia con una proprietaria di un immobile a Sirmione sul lago di Garda, che si era vista negare la possibilità di affittare la sua casa per le vacanze. Questo colpo di scure si configura come un vero e proprio dramma per quelle città che cercano di tenere a bada il fenomeno degli affitti brevi. E non ci vuole molto a capire che il Consiglio di Stato ha fatto notare quanto sia ridicolo equiparare locazioni turistiche a strutture ricettive. Così, l’amministrazione non può “vietare” a questa signora di affittare il suo appartamento. Un tipico caso di “libertà contrattuale”, direi!
Regolamentazione da Quella Distanza
“Dalla prima lettura, si capisce che questa sentenza non ha nulla a che vedere né con Bologna né con Firenze. È basata su una legge regionale diversa!” Così ha esclamato la sindaca di Firenze, Sara Funaro. Sembra quasi che stia cercando un modo per dire: “Guardate, la nostra legge è più figo e ci permette di fare di testa nostra!” E, naturalmente, la signora Funaro non ha alcuna intenzione di fermarsi. Anzi, con tutto il coraggio del mondo, promette che andranno avanti con le loro ridicole regolamentazioni!
Ma non finisce qui. Mentre molte città nel mondo, da New York a Amsterdam, cercano di limitare questi affitti turisti che rendono impossibile trovare casa a prezzi decenti, le amministrazioni locali italiane sembrano navigare in un mare di nulla. La situazione è talmente grave che il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha sottolineato che “questo governo non fa un bel niente sui brevi affitti e evita di affrontare i problemi”. Ah, la dolce ironia della burocrazia!
In netto contrasto, Daniela Santanché, ministra del Turismo, applaude il suo governo, sostenendo che “siamo l’unico governo che ha finalmente affrontato questa questione e ha dato vita a una regolamentazione”. Ma, chiaramente, sembra che tutti gli altri avessero problemi più urgenti. E ora? Una nuova norma nazionale che trabocca di buone intenzioni è all’orizzonte! O magari no. Solo il tempo ce lo dirà.