Trump annuncia nuovi accordi: il mercato fiorisce e il Nasdaq guadagna il 12%

Trump annuncia nuovi accordi: il mercato fiorisce e il Nasdaq guadagna il 12%

Una giornata di intensa turbolenza sui mercati, in preda a balzi d’umore e fluttuazioni nei prezzi, dovuti alle espressioni sorprendenti del presidente statunitense Donald Trump. In Asia, Tokyo chiude con un calo del 4%, mentre entrano in vigore i dazi del 104% sui beni importati dalla Cina negli USA. Pechino, dal canto suo, alza le sue tariffe, portandole dal 34 all’84%. Le borse europee, già in difficoltà, subiscono un’apertura pessima, e il clima ombroso perdura per tutta la giornata. Tensioni palpabili anche nel mercato dei titoli di Stato americani, spesso rifugi sicuri per gli investitori nei momenti di instabilità, ma oggi, a quanto pare, non sembra molto solido. Ricorda un po’ l’inizio della pandemia, non credi? Ah, ma come ci si può fidare della Cina che, con un portafoglio di bond sovrani statunitensi del valore di quasi 800 miliardi di dollari, si erge a secondo principale possessore mondiale?

Sanzioni e Tariffe: Un Gioco a Dadi?

Nel mezzo della giornata, anche l’Unione Europea decide di entrare nel gioco, annunciando la sua lista di controdazi. Surprise! Le tariffe, per la maggior parte dei prodotti, si stabiliranno al 25%, implementate in tre scadenze: la prima il 15 aprile, la seconda il 16 maggio, e la terza il primo dicembre. Inutile dire che il valore dei beni made in USA colpiti ammonta a 21 miliardi. Nel frattempo, Wall Street inizia la giornata con un tono soppresso, tra timori di recessione e l’annuncio di ordini di merci dalla Cina sospesi. La chiusura dei mercati europei riporta segni rossi: Milano giù del 2,7%, Parigi -3,3%, Francoforte -3% e Londra a -2,9%. Un quadretto allegro, non c’è che dire.

Una Pausa… oppure No?

La vera sorpresa arriva intorno alle 19:30 ora italiana, quando Trump annuncia una “pausa di 90 giorni sui dazi reciproci”, tranne che per la Cina. Con che coraggio! La tariffa per Pechino verrà elevata al 125%. “Per via della mancanza di rispetto mostrata dalla Cina verso i mercati mondiali”, dice Trump, ribadendo che i tempi “in cui si approfittava degli USA sono finiti”. Sì, certo, perché le minacce di dazi aiutano a costruire relazioni solide, giusto?

Effetti Collaterali e Miracoli del Mercato

Con la prospettiva di riprendere i colloqui, le borse di New York schizzano in alto. Il Nasdaq guadagna fino al 12%, con titoli come Apple che salgono fino al 15% e Tesla al 22%. Anche il petrolio fa un balzo, il Wti si attesta a 62,5 dollari al barile, con un rialzo del 5%. “Il mercato azionario ora è bellissimo”, dichiara Trump, che evidentemente non ha visto le facce perplesse degli investitori il giorno precedente.

Goldman Sachs, dopo questo giro di giostra, rivede al volo le sue previsioni per l’economia americana e magicamente non prevede più una recessione. Da dove viene questa certezza? Due ore prima era tutto diverso. Un esempio calzante di come una notizia possa cambiare il panorama in un batter d’occhio.

Speranze o Illusioni?

Chiaramente, la velocità con cui queste situazioni cambiano lascia sbalorditi anche gli esperti delle più importanti istituzioni finanziarie. Goldman Sachs, che fino a poco prima prevedeva la recessione, ora torna a squarciare il buio dicendo che “dopo l’annuncio di Trump, vediamo uno scenario di non recessione”. E chissà, cosa diranno tra 24 ore? La credibilità di certe affermazioni è risibile.

Possibili Soluzioni (con un pizzico di Ironia)

Quindi, per riassumere: abbiamo una risposta piccola e debole all’incertezza economica, una dose massiccia di alti e bassi nei mercati, e una leadership che sembra navigare a vista. Forse, un pensiero più critico sul commercio globale e sulle politiche economiche potrebbe aiutarci, ma chi ha tempo per pensare? Potremmo continuare su questa strada, sperando che i **diversi** Paesi si comportino come *bravi segretari di classe*, o potremmo osare un approccio più collaborativo e meno punitivo. Ma, ahimè, il buonsenso spesso si perde nel rumore delle dichiarazioni! Mentre le promesse di stabilità economica si accumulano come nuvole nere all’orizzonte, che tipo di futuro ci aspetta?

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