Le parole di Carlo Calenda risuonano come un eco in un corridoio vuoto: da un lato, afferma che M5S deve essere spazzato via, dall’altro cerca di tessere relazioni con il fronte avversario. Come se fosse possibile, passando dall’ironica cancellazione di un avversario a una cortese collaborazione con un altro! Questo è il nuovo gioco della politica, dove i confini tra alleati e nemici si sfumano con una facilità disarmante.
Le Poltrone e il Principe Stretto
Osservando il panorama della Lega, Calenda si divide in due. In un momento la critica asfissiante verso Matteo Salvini, dipinto come impresentabile, e in quello successivo un tentativo di avvicinamento a ciò che lui definisce la “Liga”, un’idea nostalgica degli eroi locali della DC. Ma ci si può sedere a un tavolo con chi si disprezza? Forse un’abitudine nel Palazzo, ma non esattamente un modello da seguire.
Tra Parole e Azioni
Calenda si rivolge in particolare a Luca Zaia e al sindaco di Treviso, Mario Conte, invitandoli a guidare un’azione di grande respiro. Ma che coerenza si può trovare in un leader che predica grandi ideali mentre già stringe alleanze con coloro che definisce incompatibili? La storia recente di Azione, con i suoi accordi elettorali in Veneto, parla chiaro. Quanti di questi accordi rispondono a un’idea di progresso e quanti invece sono frutto di una comoda opportunità?
Le Elezioni Regionali in Arrivo
Le elezioni regionali si avvicinano e si intensificano i giochi di potere. I colpi di scena nei vari schieramenti potrebbero sembrare esilaranti se non avessero conseguenze dirette sulla vita dei cittadini. Curioso come una nuova alleanza possa sembrare la soluzione, quando in realtà trasmette solo ambiguità e confusione. Se il trovarsi d’accordo significa ignorare le proprie convinzioni, cosa resterà di vero?
La verità è che il panorama politico è intriso di false promesse. Le attese ideali di cambiamento si perdono sempre più nel burocratese delle promesse mai mantenute. Cosa accadrà, quindi? Un ennesimo peeling che non toglie le macchie oppure nuove speranze per un passato più luminoso, magari proprio nel Veneto? Se solo queste “alleanze” portassero a una reale visione di progresso, potremmo quasi sperare che l’ironia della situazione diventi epos.
Possibili Soluzioni o Solo Chiacchiere?
Mentre ci si interroga su come affrontare queste sfide politiche, potrebbero emergere soluzioni. Azione e Lega potrebbero lavorare a una reale collaborazione che non resti solo sulla carta, ma l’aria di cinismo si respira a pieni polmoni. In un mondo ideale, la politica dovrebbe coniugare ideali e azioni concrete, eppure ci troviamo a commentare un balletto di intenti. E se invece delle alleanze strategiche, si tentasse di ascoltare davvero le esigenze delle persone? Ma si sa, in politica il coraggio è spesso un articolo introvabile.