Salvini inaugura il congresso della Lega a Firenze: uniti con il governo, siamo il fulcro dell’esecutivo

Salvini inaugura il congresso della Lega a Firenze: uniti con il governo, siamo il fulcro dell’esecutivo

Il congresso della Lega, che si sta svolgendo alla fortezza da Basso di Firenze, si presenta come un’assemblea ricca di proclamazioni e ambizioni, con un Matteo Salvini che enfaticamente dichiara: “La Lega è il governo e lo vedrete con i messaggi di oggi e domani”. Ma ci si potrebbe chiedere: come può un partito che si definisce consolidato e imprescindibile del governo, convivere con l’idea di dover “garantire” la lunga vita dell’amministrazione? Una contraddizione apparentemente ineludibile.

La Parola ai Governatori

Oggi, mentre i governatori gridano le loro idee e si procede al voto per le modifiche statutarie (un posto in più da vicesegretario, perché non concedere un po’ di potere in più?), ci si aspetta anche un’eco di novità e mozioni. Ma ecco il paradosso: molte di queste mozioni vertono su temi come l’autonomia e l’immigrazione, questioni che da anni fanno parte del lessico della Lega. Se non altro, il termine “novità” meriterebbe di essere ridefinito, o forse, solo ripetuto con più enfasi.

Un’Europa da Riconsiderare

Il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, ha sottolineato l’importanza di una “linea chiara” nei rapporti con l’Europa e con gli Stati Uniti, ma quante volte ci siamo già sentiti promettere semplificazioni nei rapporti internazionali? Non sarà forse il caso di chiedersi se queste “linee chiare” non si trasformino, infine, in nebbie burocratiche? Gli alti esponenti statunitensi invitati a “celebrare” la Lega sembrano più un tentativo per rinsaldare relazioni, piuttosto che un autentico discorso sulla sostanza.

Ospiti Illustri e Promesse Eteree

Il congresso avrà anche un “ospite d’onore”, Emanuele Orsini, primo presidente di Confindustria a partecipare a un evento della Lega. Una piacevole novità, certo, ma ci si domanda: questa alleanza tra politica e imprenditoria sarà realmente proficua o si limiterà a un’opera di facciata? Se la Lega aspira ad essere una forza trainante, non dovrebbe cominciare a dare risposte concrete ai problemi che gli imprenditori oggi affrontano?

In un panorama politico dove le stesse promesse si ripetono come un disco rotto, ci si potrebbe domandare: dove sono le soluzioni tangibili? Magari in un futuro congresso, chissà… Forse, si potrebbe pensare a modalità alternative per costruire un dialogo sincero e proficuo e abbandonare l’illusione del “governo eterno” da cui tutti ci aspettiamo qualcosa di diverso. Non è mai troppo tardi per sperare in una politica che sappia replicare i successi altrui, come i paesi che vantano sistemi realmente funzionanti.

In conclusione, il ventaglio di ideali della Lega è ampio, ma rimane da vedere se ci saranno azioni coerenti a supporto di tali esplicite dichiarazioni. Ma cosa potremmo sperare, se non una riflessione profonda su come passare dalle parole ai fatti, alle ridicole promesse mai mantenute? Comunque, chiudiamo con una nota di scetticismo: in epoca di ripetuti “congressi di rinnovamento”, è facile temere che il vento possa cambiare… ma solo per rimanere nella direzione già tracciata.

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