Il risveglio dei socialisti: da Di Donato a Signorile, la nuova era del Psi con «Avanti» nel logo oltre al garofano

Il risveglio dei socialisti: da Di Donato a Signorile, la nuova era del Psi con «Avanti» nel logo oltre al garofano

Il rientro nel Psi può sembrare una celebrazione della nostalgia, un tuffo nelle acque turbolente del passato. Con simboli dai colori ormai usurati come il rosso e il bianco, nonché l’inconfondibile garofano, il partito sembra fare i conti con una storia che molti vorrebbero dimenticare ma che, pare, continua a perseguitarli, in un’atmosfera di contraddizioni palpabili. Ma chi è che decide di tornare ? Figure come quella di Giulio Di Donato, che dopo una carriera da nomade politico, oscillando tra formazioni di destra e sinistra, ha scelto nuovamente di indossare la maglietta del Psi per le prossime regionali.

Volti del passato, speranze per il futuro

La frenesia di ristrutturazione è evidente, con nomi di una certa risonanza che tornano a far parte del “gioco”. Enzo Maraio, segretario nazionale del partito e simbolo di una nuova generazione di socialisti, afferma di contare su 1700 amministratori, quasi come se questo numero fosse un trofeo. Ma tutto ciò non solleva una questione fondamentale: è possibile costruire una nuova identità politica solo con un riciclo di volti già conosciuti? E mentre si allude a una riabilitazione di Bettino Craxi, il piatto sembra essere ricco di ironie e contraddizioni: bisogna fare giustizia politica e al contempo accettare l’eredità di chi ha fatto lapidare il partito stesso.

Tra alleanze e veti

Ecco la parte più interessante: Di Donato riconosce l’importanza di una sinistra coesa, ma quanto è coesa se entrambi i leader mettono in discussione i 5 Stelle? La necessità di un’alleanza per vincere contro il centro-destra unito viene accettata, ma simultaneamente si solleva il dubbio sull’effettiva compatibilità di visioni e ideali. Se criticano i 5 Stelle, è per il bene del riformismo, ma questo riformismo non è compatibile con l’idea di spegnere gli inceneritori? Qui emerge una contraddizione non da poco: si parla di continuità, ma la continuità intesa attraverso punti di vista che minacciano di infrangere il fragile equilibrio già esistente?

La ricerca di una verità difficile

E poi ci sono le ombre che si estendono nel campo della sanità campana, che non possono rimanere ignorate. Maraio afferma di voler affrontare queste questioni, ma in un contesto dove si canta le lodi di De Luca e nel contempo si ammette che esistono problematiche, la sua fermezza inizia a vacillare. La necessità di dire la verità è fondamentale, anzi, risuona come una promessa che però sembra destinata a rimanere lettera morta.

Possibili soluzioni con un occhio critico

Cosa ci si può aspettare quindi da un partito che si riunisce sotto le bandiere di un glorioso passato e di un presente che grida aiuto? Forse una strategia più chiara potrebbe essere l’inizio. Una convergenza sulle questioni ambientali e una solida progettualità per il futuro potrebbero rappresentare una strada per costruire fiducia. La retorica è bella, ma toccherà al Psi dimostrare che è realmente in grado di guardare avanti, e non solo indietro. Quanto a promettere un futuro migliore, la vera interrogativo rimane: sarà solo un modo elegante per addolcire una pillola amara o ci sarà davvero un’effettiva volontà di cambiamento?

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