Ciak si volantina, i giovani della Lega contro Biancaneve woke: il film mina la base della nostra società

Ciak si volantina, i giovani della Lega contro Biancaneve woke: il film mina la base della nostra società

È incredibile come la follia del politicamente corretto riesca a far sobbalzare le cose più sacre: le favole. In tutta Brescia, i giovani della Lega si sono radunati davanti alla multisala di Oz, armati di volantini, per proclamare il loro disprezzo per la cosiddetta cultura woke. Ma qual è il loro obiettivo? Protestare perché il nome di Biancaneve viene usato per un racconto che diverge dalla tradizione che conoscono. Davvero, un dramma senza precedenti!

Ribellione all’assurdità

L’insurrezione dei giovani padani è esplosa a causa dell’attrice Rachel Zegler, che ha la “colpa” di avere origini colombiane e polacche. Durante una domenica pomeriggio, questi giovani hanno consegnato volantini, cercando di rinsaldare le proprie radici culturali in un’era che percepiscono come una minaccia. Secondo Alberto Maculotti, coordinatore cittadino della Lega Giovani Brescia, le loro azioni non sono contro la libertà espressiva, ma una manifestazione contro il degrado culturale.

Tradizione o modernizzazione?

Le parole di Maculotti suonano come un canto funebre per le favole: «La trama è stata completamente alterata in nome della cultura woke! Ma perché nessuno si è mai chiesto di fare un Aladdin europeo?» Ma c’è di più: anche quest’idea è da scartare, poiché minerebbe l’essenza delle storie che sono cresciuti ad ascoltare. Dov’è finita la logica?

Un rifiuto totale della realtà

Le circostanze diventano sempre più assurde, mentre i giovani del Carroccio fanno appello al rispetto per le tradizioni. L’idea di utilizzare asterischi o schwa nei testi? No grazie! «Stravolgere le favole che abbiamo conosciuto compromette le fondamenta della nostra società», dichiarano. Non importa se il mondo cambia, quello che conta è mantenere fisse le favole, perché chi potrebbe mai accettare un principe che smette di essere un principe?

Ciò che dovrebbe cambiare e non cambia

Le affermazioni dei giovani della Lega sono un tentativo di difendere l’indifendibile. La realtà è che non hanno nulla contro la creazione di nuove storie, ma solo se le storie esistenti non vengono toccate. È un circolo vizioso di assurdità!

Un futuro di illusioni

Forse la soluzione sarebbe quella di avere un po’ di coraggio e dare spazio all’innovazione, ma a chi importa? Se solo ci fosse qualcuno che si prendesse la briga di proporre idee che realmente affrontano i problemi della società moderna, invece di rimanere intrappolati in favole polverose!

I giovani attivisti sono certi di aver fatto centro con la loro campagna di volantinaggio, convinti che il buonsenso possa finalmente prevalere. Se ci si affida ai numeri, il film ispirato a Biancaneve si è rivelato un autentico flop al botteghino, dimostrando così di rappresentare solo una sensibilità minoritaria.

Un fallimento annunciato

Ma chi può sorprendersi? In un panorama cinematografico in cui ogni idea è una mera copia di successi passati, c’era da aspettarsi che un tentativo di riutilizzare un classico portasse a questo risultato. Come se il mondo avesse bisogno di un’altra versione della stessa storia, eppure eccoli qui, a scopiazzare senza vergogna, sicuri che il pubblico abboccherà.

Futuro incerto

Intanto, ci sono voci di cittadini esasperati che, oltre ai flimsy tentativi di riportare in auge trame già raccontate, si chiedono come mai il denaro pubblico continui a essere speso per produzioni così ridicole. Con tutto quello che c’è da fare, come possiamo giustificare progetti che scivolano nel non-sense? Gli investimenti sono spariti in un vuoto pneumatico, mentre i reali problemi restano senza risposta e senza attenzione.

Riflessioni sconsolate

Dove sono finite le vere storie da raccontare? I cittadini si sentono derubati delle loro esperienze migliori, mentre si propongono prodotti privi di sostanza e creatività. L’unica cosa certa è che, in un mondo dove il cinema dovrebbe ispirare, ci troviamo di fronte a un triste spettacolo di mediocrità.

Possibili “soluzioni”

Certo, se solo qualcuno avesse voglia di ascoltare voci autentiche e proposte valide, potremmo trovarci a discutere di come valorizzare la cultura cinematografica. Ma chi se ne importa? In fondo, che le storie siano vuote o superficiali sembra non interessare a nessuno. Se mai qualcuno si prendesse la briga di considerare le vere esigenze del pubblico… beh, sarebbe davvero un miracolo!

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