Se c’è un settore in cui l’Italia eccelle, è l’inventiva per complicare la vita ai cittadini. Tra i protagonisti, il telemarketing aggressivo, con call center pronti a strappare un “sì” fasullo o a improvvisare cambi di operatore telefonico senza il nostro consenso reale. Gli utenti si ritrovano impantanati in contratti mai richiesti, rincari nascosti e lunghe battaglie per tornare alla normalità.
Perché funziona così male?
Il registro delle opposizioni, introdotto per bloccare le chiamate indesiderate, è un disastro epico: numeri iscritti continuano a essere tartassati. Come se non bastasse, alcuni call center si procurano il codice di migrazione, necessario per cambiare gestore, e lo usano per forzare contratti. Il tutto condito da tecniche al limite del surreale, come montaggi audio con la voce degli utenti per simulare consensi mai dati.
Gli effetti sulla vita dei cittadini
Le storie di chi subisce queste pratiche sono una collezione di incubi burocratici:
- Telefonate incessanti, spesso da numeri fittizi o irraggiungibili.
- Promesse di risparmi fantasma, seguite da bollette più alte.
- Contratti attivati all’insaputa dell’utente, con costi di recesso proibitivi.
- La necessità di inviare Pec o raccomandate per bloccare attivazioni non richieste.
Il risultato? Ore perse al telefono con operatori che passano il tempo a “scusarci per il disagio”.
Le responsabilità di chi governa
Agcom e altre istituzioni promettono di risolvere, ma i risultati scarseggiano. Un nuovo codice di condotta è stato approvato, ma servirà davvero? La Corte di Cassazione ha già sancito che le chiamate per recuperare il consenso violano la legge, ma la situazione non migliora. Il problema è sistemico: sanzioni ridicole e controlli insufficienti lasciano mano libera ai furbetti.
Possibili vie d’uscita (in teoria)
In attesa che il sistema si decida a funzionare, i cittadini devono difendersi da soli:
- Impostare filtri anti-spam sui telefoni.
- Non condividere mai il codice di migrazione.
- Segnalare immediatamente le violazioni al Garante della Privacy.
- Inviare una Pec per annullare contratti non richiesti.
E se fosse tutto inutile?
La verità è che il telemarketing aggressivo si nutre della nostra disattenzione e di un sistema che lo tollera. Forse il vero segreto per salvarci è non rispondere più a nessuno che non sia un amico o un parente. Tanto, se è importante, troveranno un altro modo di contattarci.