C’è chi vede un vero miracolo finanziario dietro un’azienda britannica che si occupa di viaggi, assicurazioni e servizi finanziari rivolti agli over 50. Saga plc, che sembrerebbe un mix a caso di attività, viene invece definita dal cofondatore di Kernow Asset Management, Alyx Wood, come «un affare estremamente sottovalutato» e addirittura «il sogno proibito di ogni investitore». Non uno qualsiasi, ovviamente. Ma qualcuno che è convinto che le sue azioni potrebbero salire di oltre 400% nei prossimi cinque anni.
Alyx Wood, il guru di Kernow che si dedica solo a titoli britannici, ha messo sul piatto una valutazione di circa 2,2 miliardi di sterline (pari a 2,9 miliardi di dollari) per Saga, prefigurando un incredibile sorpresa: la borsa in esultanza per un salto del valore pari a ben il 468%. Roba da brividi, insomma.
Wood ha spiegato questo suo entusiasmo davanti a una platea all’investment conference Sohn London di novembre, con un’immagine che vale più di mille slide: “Immaginate un titolo che cavalca la migliore ondata di crescita degli anni a venire, che vedrà la qualità dei suoi profitti triplicare, e il cui prezzo azionario potrebbe decollare del 400%. Noi siamo nei primi minuti di questo spettacolo, ma è proprio questo il bello del gioco.” Ovviamente, il 10% del portafoglio di Kernow grava comodamente su Saga.
A prima vista, Saga sembra un affare combinato un po’ a casaccio: crociere, vacanze, assicurazioni e servizi finanziari. Roba così disomogenea che fa pensare: “Ma dove vogliono andare a parare?” Poi Wood ha fatto l’illuminazione divina: “È un brand tutto dedicato ai +50, parla la loro lingua, li fa sentire speciali, dà loro uno scopo e – cosa imperdibile per l’età – rende ogni cosa comoda.”
Il signor Wood ha pure inventato un termine lussuoso, il Silver Pound, cioè quel potere d’acquisto degli over 50 che, secondo lui, detterà legge nel Regno Unito entro il 2030: saranno loro a sostenere il 60% di tutta la spesa dei consumatori britannici. Insomma, gli anni di Saga saranno certamente d’oro.
In più, la gestione sotto il CEO Mike Hazell è passata da strategica-catastrofe a “incredibilmente disciplinata”. Non è poco, visto che devono aver sbagliato di grosso nel prendere due navi da crociera consegnate proprio nell’aprile del 2020, quando tutto il mondo faceva i conti con la pandemia.
Wood non lesina complimenti: la leva finanziaria è stata tagliata da un folle 12 volte a meno di quattro, e l’uscita dall’assicurazione underwriting ceduta all’azienda Ageas in gennaio ha trasformato un business instabile e poco redditizio in qualcosa che, a suo dire, è stabilità e alti ritorni sul capitale.
Ecco la sua conclusione da investitore illuminato: “Non importa in quale modo tagliate i numeri, questo è un business sostanzialmente sottovalutato.”
La promessa di un brand irresistibile e di profitti stellari
Non richiedete a Deutsche Bank di essere meno ottimisti: i suoi analisti hanno applaudito Saga nel loro report di settembre, lodando risultati semestrali che hanno nettamente superato le previsioni. L’EBITDA del gruppo ha raggiunto 67,5 milioni di sterline, superando di ben il 12% il modesto 60 milioni stimato dalla Deutsche. Crociere oceaniche, crociere fluviali e traffico turistico in generale hanno fatto registrare una crescita degna di nota.
Riassumendo, i signori della banca teutonica vedono Saga come “un operatore di svago robusto, che accoppia un marchio coinvolgente al target demografico che cresce più velocemente nel Regno Unito, sostenendo quindi prospettive di crescita strutturale”.
In poche parole, un vero affare da non perdere. O almeno così dice qualcuno che ha tutta l’aria di aver trovato il Santo Graal dei titoli britannici destinati a far volare in alto i portafogli dei pochi eletti che hanno il coraggio di crederci oggi. Restiamo in attesa di vedere se sarà una bolla d’oro o solo un’altra favola di piazza finanziaria.