Bella domanda: l’Intelligenza Artificiale, quel prodigio tecnologico che tutti ammirano mentre ci rubano i posti di lavoro, sta finalmente rivoluzionando i modelli socio-economici a livello globale. Ovviamente, il tutto si svolge in un caotico e intricato scenario geopolitico che sembra scritto da un drammaturgo impazzito.
Così, per non soccombere al nuovo ordine dei robot, a società e imprese è stato gentilmente ricordato che è ora di darsi una mossa, identificare “percorsi chiari” e strumenti pratici per affrontare questa sfida titanica. Ma attenzione: il fulcro rimane il Capitale Umano, quella merce rara che deve essere sempre più “qualificata” per non farsi sbranare dall’AI, magari collaborando con le macchine invece di temerle.
Il gran convegno del 5 novembre, naturalmente organizzato dal solito Gruppo Tecnico Capitale Umano – chi mai avrebbe potuto inventare un nome più creativo? – in partnership con la sacra Università Campus Bio-Medico di Roma, promette di illuminare il pubblico a 360 gradi, perché si sa, una visione limitata non fa mai bene. Un vero festival della lungimiranza, dove istituzioni, referenti e imprese si stringeranno la mano (forse) per parlare di come l’AI possa diventare il fattore decisivo per dominare il futuro economico. Come se non fosse già abbastanza complicato.
Tra i protagonisti di questa commedia sociale spiccano nomi di tutto rispetto: Giuseppe Biazzo, il presidente di Unindustria, insieme a Alda Paola Baldi, vicepresidente con delega al Capitale Umano – perché ogni presidente ha bisogno di un vicepresidente – e poi Andrea Rossi, amministratore delegato e direttore generale del Campus Bio-Medico, oltre a una serie di altri vicepresidenti con deleghe fantasiose come la Transizione Digitale, l’Università e la Ricerca. Non può mancare neppure Cristiano Dionisi, presidente della Piccola Industria, che rappresenterà probabilmente quel pezzo di mondo imprenditoriale che cerca di non perdersi del tutto in queste visioni futuristiche.
Inutile dire che l’appuntamento è immancabile: il 5 novembre alle 14.30 presso il futuristico auditorium The Cube del Campus Bio-Medico in via Regdo Scodro 42, nell’incantevole cornice romana. Ah, e ovviamente, dato il valore sacro dell’evento, la partecipazione è rigorosamente in presenza, perché il contatto umano con la realtà sembra ancora fondamentale, per quanto ironico sia quando si parla di intelligenza artificiale.
Per chi si fosse già convinto che questo raduno sia la chiave per la salvezza del lavoro umano, la parola d’ordine è iscriversi, altrimenti niente applausi. Insomma, perché perdere l’occasione di sentire società, istituzioni e aziende declamare come l’AI sia la panacea di tutti i mali, mentre intanto qualcun altro ride sotto i baffi guardando i robot prendere il loro posto?



