Siena conquista l’ultrafibra ma continua a fare zigzag tra buche giganti e streaming in 4K che sembra un’impresa eroica

Siena conquista l’ultrafibra ma continua a fare zigzag tra buche giganti e streaming in 4K che sembra un’impresa eroica

Cavi, scavi e miracoli digitali

Siena, il futuro corre (più o meno) a 10 Gigabit al secondo. O almeno, questo promette FiberCop, la regina delle pose — ma non quelle da selfie. L’azienda, definita “gestore dell’infrastruttura digitale più capillare del Paese” (una frase che sembra uscita da un concorso di retorica), continua a tirare chilometri di fibra ottica in giro per la città, con il Comune che osserva soddisfatto e applaude da bordo strada, magari cercando di non inciampare nei lavori in corso.

L’obiettivo? Tutti connessi. O quasi.

Pare che l’83% delle unità immobiliari sia già collegato: un ottimo risultato, se si considera che i gatti senesi sanno ancora riconoscere il rumore del 56k. L’obiettivo? Portare anche agli irriducibili della connessione a pedali lo streaming in 4K, la telemedicina, lo smart working e altri paroloni futuristici, tipo “monitoraggio ambientale” (che speriamo non includa la qualità dell’aria nei cantieri).

I superpoteri della fibra

Secondo la visione mistica di FiberCop, la fibra ottica non solo connette, ma illuminadigitalizzacura (con la telemedicina), lavora (con lo smart working) e salva l’ambiente riducendo la CO2. A quando l’opzione “stira e cucina”?

Il Comune applaude, ma con moderazione

L’Assessore Giuseppe Giordano, visibilmente soddisfatto, ricorda che il risultato è già sopra la media regionale. Ma attenzione: “non è un traguardo definitivo”. Tradotto: c’è ancora chi naviga con l’ADSL del 2007. Ecco quindi l’invocazione finale: “Confidiamo nella collaborazione di FiberCop”. Tipo preghiera laica per la banda ultralarga.

FiberCop non si ferma (neanche col semaforo rosso)

Dall’altra parte, Francesca Petriacci, Responsabile dell’Area Centro, conferma che l’azienda continuerà a investire, innovare e — probabilmente — a bucare strade con eleganza, promettendo di “sostenere le imprese” e “migliorare la qualità della vita”. La domanda vera è: ma gli scavi li fanno di notte o quando tutti devono uscire?

Lavori fatti col cuore (e un po’ di asfalto)

I cantieri, ci rassicurano, usano infrastrutture esistenti “laddove possibile” (quindi non sempre), e quando si scava, si fa con “criteri di sostenibilità ambientale”. Traduzione: si buca bene. Il tutto “in collaborazione con l’Amministrazione”, che cerca di contenere l’impatto sulla viabilità. Il cittadino medio, bloccato nel traffico da due settimane, ringrazia.

Siamo SEMPRE qui ad ascoltarvi.

Vuoi segnalarci qualcosa? CONTATTACI.

Aspettiamo i vostri commenti sul GRUPPO DI TELEGRAM!