Sotto il poderoso tema “Talento”, la sesta Settimana Europea per l’Uguaglianza di Genere promette scintille, con una serie di dibattiti e appuntamenti che ruotano attorno all’arduo compito di colmare quel famigerato gap di talento tra uomini e donne nell’istruzione. L’obiettivo è ovviamente creare condizioni dove le donne possano “fiorire”, come se bastasse aprire una porta strombazzata per risolvere decenni di discriminazioni incrostate. Spoiler: l’uguaglianza non è solo una questione di giustizia, ma un propellente economico, perché, si sa, mettere a frutto il talento femminile fa andare avanti la baracca dell’Europa. Facile, no?
Antonella Sberna (ECR, Italia), vice-presidente del Parlamento Europeo responsabile della Settimana per l’Uguaglianza di Genere, ci regala una perla filosofica prima dell’evento:
“Il futuro dell’Europa dipende dalla nostra capacità di coltivare il talento: dalle aule scolastiche alle sale del consiglio, dai laboratori ai parlamenti, l’Europa deve diventare un luogo dove ogni talento possa prosperare. Il nostro compito è abbattere tutte quelle barriere che non dovrebbero più esistere.”
Peccato che queste barriere siano come l’idraulica a Roma: le chiudi e subito qualcosa si rompe altrove.
Lina Gálvez (S&D, Spagna), presidente della Commissione per i Diritti delle Donne e l’Uguaglianza di Genere, aggiunge con altrettanta saggezza:
“Il talento è distribuito equamente, le opportunità no. Sfideremo questa realtà. Il momento per l’uguaglianza è ora.”
Come no, il momento è sempre ‘adesso’, da anni ormai.
Dibattiti di alto livello per un problema ‘alto’ quanto l’Everest
Martedì 4 novembre 2025, dalle 16.00 alle 18.00, il Parlamento Europeo ospiterà un evento di altissimo profilo intitolato “Affrontare il divario di talento. Creare le condizioni perché ogni talento possa brillare”. A far da padroni di casa Antonella Sberna e Lina Gálvez, pronti a condividere la scena con alcuni nomi altisonanti come Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea per la Sovranità Tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, nonché Michaela Benthaus, giovane ingegnera spaziale in tirocinio presso l’Agenzia Spaziale Europea. Un parterre di nomi che ricorda più una lista dei partecipanti a un talk show che un vero campo di battaglia per l’uguaglianza.
Ci saranno anche Solange Fugger, consulente di medicina d’urgenza in Roma, Johanna Pirker, informatica e docente universitaria tra Graz e Monaco, Lella Golfo della Fondazione Bellisario e Isabelle Le Galo Flores, segretaria generale del Comitato Economico e Sociale Europeo, tutti uniti per la solita causa: fare sì che il talento femminile non resti una semplice bella teoria da convegno.
Mercoledì 5 novembre, dalle 10.30 alle 12.00, la presidentessa del Parlamento Roberta Metsola prenderà parte a un’audizione pubblica nella Commissione per i Diritti delle Donne e l’Uguaglianza sul tema “Leadership femminile in politica”. Un bel dibattito con figure varie – tra cui la psichiatra Maja Herman, l’imprenditrice Joanna Burnos e la politica Zahra Runderkamp – il tutto condito dall’immancabile partecipazione a distanza, perché la tecnologia serve anche a mostrare come queste discussioni si tengano ovunque… tranne dove servirebbero davvero.
Settimana per l’Uguaglianza di Genere: un appuntamento annuale che fa tanto morale
Ogni anno, il Parlamento Europeo ci regala la sua “Settimana per l’Uguaglianza di Genere”, un’occasione per esaltare i progressi (ma, lo sappiamo, a passi di lumaca), dire quanto c’è ancora da fare, e inventarsi nuovi modi per promuovere i diritti delle donne. Gli eventi – sapientemente orchestrati da commissioni, delegazioni, gruppi politici e amministrazione – sono un déjà-vu di buone intenzioni e discorsi smaccatamente politically correct. E tutto è iniziato nel lontano 2020, grazie alla Commissione per i Diritti delle Donne e l’Uguaglianza di Genere. Lodevole, certo, ma anche un po’ come andare in palestra a gennaio e mollare a febbraio.
Un bel teatrino dove parole come “talento”, “uguaglianza”, e “opportunità” vengono sbandierate con lo zelo di chi spera che la ripetizione infinita possa magicamente trasformare i sogni in realtà. Ci riusciranno? Lungo la strada, tra una conferenza e l’altra, sarà pure interessante scoprire se tutte queste più che nobili intenzioni riusciranno a scalfire quei muri di vetro – o meglio di cemento armato – che ancora impediscono al talento femminile di emergere davvero. Non tenete il fiato sospeso.



