“T” come Telepass? No, adesso è per “Tanti saluti”
Per anni Telepass è stato il re incontrastato del telepedaggio, a tal punto che la sua “T” gialla sembrava un’insegna obbligatoria ai caselli. Poi però sono arrivate le tariffe più gonfie del suo logo: a luglio 2024 il canone è schizzato da 1,83 a 3,90 euro, facendo sobbalzare più di un automobilista… e qualche concorrente.
E chi c’era pronto ai blocchi di partenza? UnipolMove, che ha colto la palla (anzi, il casello) al balzo per offrire un’alternativa. Con un’idea semplice quanto letale per il monopolio: gratis. Sì, gratis per un anno, e 1,50 euro al mese dopo. Ma non è finita qui.
Il secondo dispositivo? Omaggio eterno
Nel gioco del “chi offre di più (a meno)”, UnipolMove ha messo sul tavolo una carta inaspettata: il secondo dispositivo è gratuito per sempre. Non “per un po’”, non “fino a esaurimento”, ma per sempre. Un’offerta che fa sembrare gli sconti del Black Friday una fiera del baratto.
E se pensate che sia solo una questione di pedaggio, sappiate che UnipolMove vi porta anche in 250 parcheggi convenzionati, vi lascia girare nell’Area C di Milano (senza farsi prendere a male parole) e vi permette di cambiare targa tutte le volte che volete. Insomma, più che un servizio, sembra un abbonamento premium alla libertà automobilistica.
Telepass, chi?
Il risultato? Sempre più automobilisti stanno lasciando Telepass con la stessa leggerezza con cui si cambia gestore telefonico. Con buona pace di chi pensava che quella “T” fosse scolpita nei caselli. E mentre UnipolMove si prende la corsia veloce, il vecchio Telepass rischia di rimanere bloccato in colonna… dietro i suoi aumenti.



