Novartis e Avidity Biosciences si scrutano in segreto ma intanto il mercato aspetta ancora

Novartis e Avidity Biosciences si scrutano in segreto ma intanto il mercato aspetta ancora

Ah, il meraviglioso mondo delle mega fusioni farmaceutiche, dove le cifre salgono più in fretta dei prezzi dei caffè al bar. Novartis, il colosso svizzero noto per la sua creatività nel tirare fuori dal cappello miliardi, si starebbe preparando a sborsare una somma che fa quasi rabbrividire per mettere le mani su Avidity Biosciences. Non uno, non due, ma oltre 70 dollari per azione, un prezzo che trasforma uno stock già in crescita in un vero e proprio affare milionario. Bloomberg News ci ha informato, con quella solita aria da insider che tutti amiamo, che l’affare potrebbe essere ufficializzato già questo weekend. Che tempismo, eh?

Novartis e Avidity, ovviamente, hanno declinato qualsiasi invito a chiacchierare con i giornalisti, preferendo il silenzio radio che tanto si addice a trattative milionarie e segrete. Nel frattempo, Avidity Biosciences si vanta di sviluppare una classe di terapie RNA innovative definite “anticorpi oligonucleotidici coniugati”. Tradotto in parole semplici: roba futuristica che modifica il modo in cui i geni si esprimono per curare o prevenire malattie. Più o meno come quella magia che tutti fingiamo di capire ma che paga pure bene.

Ora, nel momento in cui Novartis intensifica i suoi sforzi in ricerca e sviluppo, promettendo la modesta cifra di 23 miliardi di dollari per espandere la propria presenza negli Stati Uniti—per la precisione costruendo un secondo hub R&D a San Diego—non sorprende l’interesse per un’azienda come Avidity. Del resto, nel 2024, spendere decine di miliardi per innovare è quasi un atto dovuto. Nel frattempo, Novartis ha già siglato accordi con Anthos Therapeutics e Regulus Therapeutics, non proprio nomi di quartiere, per rinvigorire la propria pipeline di farmaci dedicati alle malattie cardiovascolari e renali. Che bella sinfonia di investimenti!

Interessante notare che Avidity ha chiuso l’ultima seduta di borsa a 49,15 dollari per azione, spinta da un’impennata del 70% dall’inizio dell’anno. Nel frattempo, Novartis ha fatto il suo ingresso trionfale a quota 130,36 dollari per azione. Metteteci pure che la capitalizzazione di mercato di Avidity gira attorno ai 7,2 miliardi di dollari, e avete il quadro di una partita davvero stellare. Per chi ama le cifre, è una danza di dollari che fa venire voglia di contare fino a mezzanotte.

Insomma, i nostri amici svizzeri non si accontentano di fare il cioccolato e gli orologi: puntano dritti a rivoluzionare la medicina con triliardi sotto il braccio. E noi? Assistiamo al grande gioco delle acquisizioni con un mix di ammirazione e quella sana dose di scetticismo che non fa mai male. Perché, si sa, nel mondo delle multinazionali, se qualcosa sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è.

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