Oggi in balia del caos: le notizie assurde del 23 ottobre che ti faranno dubitare della realtà

Oggi in balia del caos: le notizie assurde del 23 ottobre che ti faranno dubitare della realtà

Ah, la gloriosa industria cinematografica europea, sempre alle prese con gli “attacchi” e le “minacce” dell’amministrazione statunitense: un dramma culturale degno di un film di serie B. Nel dibattito delle 9.00, i nostri valorosi eurodeputati si preparano a chiamare in causa il commissario Dan Jørgensen, affinché difenda la sacra Direttiva Audiovisiva dell’UE da queste inarrestabili invasioni yankee, salvando così la “sovranità culturale” e la “diversità” europea. Probabilmente con un parata di citazioni, applausi e una risoluzione da votare alle 12, tanto per non farci mancare niente.

Nel frattempo, alle 15.00, ci sarà la performance delle domande a Apostolos Tzitzikostas, il commissario incaricato di convincerci che eliminare il cambio dell’ora stagionale è cosa semplice e indolore. Lo stesso Parlamento che nel 2019 aveva applaudito l’idea ora sembra dover fare i conti con i tempi burocratici. Ma si sa, quando si tratta di spostare le lancette, l’efficienza europea si fa dettagli.

Violenza contro donne e ragazze: il teatrino delle discussioni

Ovviamente non poteva mancare il tradizionale dibattito dalle 10.00 su come “combattere la violenza contro donne e ragazze”. Con l’intervento di Marie Bjerre, ministra danese per gli Affari Europei, e il solito Dan Jørgensen a infiocchettare il tutto con l’energia di chi fa un lavoro impegnativo ma senza conseguenze pratiche immediate. Un consueto esercizio di retorica in cui i grandi proclami sostituiscono azioni concrete e soluzioni efficaci.

Screening per il cancro al seno: l’UE si mette in posa

Prendete il palco alle 11.00: i nostri eurodeputati interrogheranno ancora Marie Bjerre e Dan Jørgensen su come l’UE stia “promuovendo” lo screening per il cancro al seno. Traduzione: grandi campagne pubblicitarie, tanti clic sui social e poca sostanza sotto la superficie patinata. Ma d’altronde si sa, meglio una buona immagine che risultati tangibili.

Il menù dei voti a mezzogiorno: un cocktail di buone intenzioni e regolamenti

Alle 12 in punto, poi, parte la vera festa: si votano due obiezioni contro atti delegati della Commissione, uno riguardante gli investimenti strategici di InvestEU nel settore della difesa (eh già, la sicurezza prima di tutto) e un altro sulla metodologia per valutare il risparmio di emissioni di gas serra dai carburanti a basse emissioni. In più, si decide su una nuova legge di monitoraggio del suolo – perché anche la terra va controllata come un impiegato modello – e un regolamento anti-perdite di pellet di plastica per ridurre l’inquinamento da microplastiche. Nulla di meno che epico.

E come se non bastasse, ecco una risoluzione per rinnovare la Partnership UE-Africa, giusto in tempo per il summit UE-Unione Africana in Angola. Per non farsi mancare niente, si votano anche mozioni riguardanti la grande conferenza sul clima ONU del 2025 in Brasile, e le conferenze sul commercio di specie selvatiche in pericolo in Uzbekistan. Insomma, un calendario pieno zeppo di appuntamenti da cui usciranno dichiarazioni roboanti e qualche linea guida da applaudire con convinzione.

Come al solito, tutti i momenti salienti saranno trasmessi in streaming sul sito del Parlamento, perché nulla è più rassicurante che vedere i nostri rappresentanti in azione… anche se, a volte, vorremmo tanto che fosse solo un film con un finale diverso.

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