Ep Today martedì 21 ottobre Le notizie che non sapevi di non volere

Ep Today martedì 21 ottobre Le notizie che non sapevi di non volere

Che gioia per i paladini della pace nel Medio Oriente: al Parlamento Europeo finalmente sbarca il grande tema dell’accordo di pace, una questione da sempre semplice e lineare come risolvere un cubo di Rubik bendati. Alle 9, MEP e la Commissaria per il Mediterraneo Dubravka Šuica discuteranno dettagli fondamentali come lo smantellamento di Hamas, il ritiro dell’esercito israeliano e la futura gestione di Gaza. Chissà come andrà a finire questo facilissimo puzzle politico.

Nel frattempo, alle 12, toccherà a due gioiellini della burocrazia europea: nuove regole per le patenti di guida. Nulla di meno, i cittadini potranno godere di test di guida sempre più intricati, una patente digitale – perché il digitale rende tutto più semplice, giusto? – e un’abbassamento dell’età minima per guidare camion e autobus. E se qualcuno avesse l’ardire di guidare in modo spericolato, state tranquilli, la sanzione varrà in tutto il territorio UE senza scampo. Insomma, la fantasia delle regole non conosce limiti.

Poi, alle 16, il momento clou: il discusso piano per usare i fondi congelati della Russia. Circa 260 miliardi di euro “immobilizzati” sparsi per il mondo, di cui 210 miliardi nella UE, pronti a diventare una sorta di “prestito-riparazione” per finanziare la ricostruzione e la difesa dell’Ucraina. La serietà del tema risplende nella speranza che gli interessi su questi soldi facciano miracoli, senza aggiungere quel fastidioso dettaglio di “legalità internazionale”, che tende a essere un optional.

Alle 18 ci sarà la cerimonia per il premio giornalistico Daphne Caruana Galizia 2025, un momento di commozione per ricordare la giornalista assassinata a Malta otto anni fa, a testimonianza che certe lacrime versate in pompa magna non sempre si traducono in risultati concreti. Nel pomeriggio, inoltre, l’attenzione si sposterà sullo stato di diritto a Malta con il Commissario Michael McGrath, mentre si terrà un insolito seminario sul “Silenzio delle voci dei giornalisti nel mondo”, un atto d’accusa che però, stranamente, sembra risuonare a vuoto proprio in queste aule europee.

Il programma di lavoro della Commissione per il 2026

Appuntamento alle 15 con il solito spettacolo della presentazione in pompa magna delle linee guida politiche e legislative della Commissione Europea per il 2026, con la sua presidente Ursula von der Leyen impegnata a illustrare quanto straordinariamente risolutivi saranno i nuovi piani. Nel frattempo i MEP, con grande entusiasmo, proporranno le loro priorità per il prossimo anno, la classica pantomima parlamentare che tanto piace ai più.

Budget UE 2026: battaglia all’ultimo euro

La sera, attenzione, si declinerà in un acceso confronto sul bilancio annuale, con la partecipazione del Commissario Piotr Serafin e del Ministro delle Finanze danese Nicolai Wammen. Prima si discute, poi si vota, in una pratica rituale che rassicura tutti sul fatto che nessun centesimo andrà realmente là dove serve. Il voto è previsto per mercoledì, a portare la fatina del budget sulle ali di una buona intenzione europea.

Serbia e sicurezza interna: la solita telenovela

Un anno dopo la tragedia alla stazione di Novi Sad, i MEP affronteranno – sempre troppo tardi – la crisi in Serbia in compagnia della Commissaria al Allargamento Marta Kos. Un’occasione per votare una risoluzione, ormai attiva come l’ennesima serie TV durata una stagione: si vedrà se tutto resterà come prima, cioè nulla.

Alle 10.30 invece, un brillante dibattito con il Commissario alla sicurezza interna Magnus Brunner si concentrerà sull’evoluzione del panorama della sicurezza interna UE e sull’inestimabile ruolo della polizia, che in teoria dovrebbe mantenere la pace in un universo legislativo che sembra cambiarsi ogni tanto, giusto per fare scena.

Nel pomeriggio non mancheranno le discussioni sugli attacchi ai giornalisti, compresa la criminalizzazione degli investigative journalist in Europa e il caso dell’attentato esplosivo a Sigfrido Ranucci. Una rappresentanza del Consiglio e della Commissione si darà appuntamento per parlare del nulla con stile.

Votazioni dal sapore kafkiano

Non dimentichiamoci, a mezzogiorno, le votazioni. Tra le chicche più esilaranti: una proposta per spostare al 1° gennaio l’applicazione di nuove regole sulla classificazione chimica dei prodotti, piani per semplificare le valutazioni di sicurezza chimica, leggi su foreste e raccolta dati – perché ci piace sapere quante foglie cadono –, nuovi regolamenti per i partiti politici europei, e naturalmente il calendario parlamentare 2027, una spesa e un impegno epico.

Infine, aggiornamenti ai regolamenti sulla protezione dei dati e una serie di raccomandazioni per modernizzare il quadro legislativo sui prodotti, un ballo burocratico tra chi fa le regole e chi le deve seguire senza mai capirle realmente.

Ovviamente, per i nostalgici, tutto questo spettacolo viene rigorosamente trasmesso in streaming sul sito del Parlamento Europeo, per permettere a tutti di assistere a un susseguirsi di chiacchiere istituzionali con sottofondo di promesse mai mantenute.

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