La sterlina, con un’aria scialba, ha fatto un piccolo balzo – appena lo 0,02% – rispetto al dollaro, fermandosi a $1.343 venerdì. Nel frattempo Reeves si prepara a mostrarsi generosa con tasse più alte e tagli alla spesa nel famigerato Autumn Budget del 26 novembre, giusto per contrastare un’inflazione che si ostina a non mollare e un PIL che fa la muffa.
Secondo i dati freschi di Office for National Statistics, l’economia britannica è cresciuta un misero 0,1% in agosto – e siamo ottimisti. La produzione è salita appena dello 0,4%, la costruzione è calata dello 0,3%, mentre i servizi, esasperati, si sono fermati sul posto.
Intanto, il Fondo Monetario Internazionale ci ricorda che l’inflazione nel Regno Unito quest’anno sfiorerà il 3,4%, più alta che in tutte le altre economie sviluppate. Un capolavoro di gestione.
Il comitato di politica monetaria della Banca d’Inghilterra si ritroverà il 6 novembre per discutere se tagliare il tasso base, ora al 4%. Potrebbe sembrare una svista, ma secondo Jullien:
“Le previsioni di mercato per la Banca d’Inghilterra sono troppo ottimistiche, nessun taglio è atteso prima di marzo-aprile, e questo sottostima i rischi al ribasso.”
Nel frattempo, Neil Mehta, gestore di portafoglio per obbligazioni investment grade alla RBC BlueBay, ha rivelato a CNBC che, nonostante qualche miglioramento nei salari, l’inflazione resterĂ poco sotto il 4% per il resto dell’anno. Fantastico, vero? Un’inflazione ostinata come un parassita.
Presentando la posizione ribassista sulla sterlina di BlueBay, Mehta evidenzia le pericolose scommesse del governo che, affamato, punta tutto sulle aumentate tasse per raccogliere più soldi, senza considerare che questi alzate potrebbero affossare l’umore degli investitori e, sorpresa, rallentare la crescita.
Mehta lancia l’allarme:
“Tutti gli occhi saranno puntati sul bilancio, dove i fatti parleranno più forte delle parole. Con un governo che fa pena ai sondaggi pubblici e diviso al proprio interno, lo spettro della stagflazione resta la situazione più probabile. Gli investitori sulla sterlina farebbero bene a schivarla.”
Non meno pessimista, Mark Dowding, Chief Investment Officer di RBC BlueBay, osserva come i rendimenti dei Gilt decennali britannici siano finiti un po’ più in basso questa settimana, mentre il Partito Laburista pensa a come affossare la spesa pubblica senza far arrabbiare troppo i sudditi con le imposte.
Dowding commenta, provocatorio come sempre:
“Se i rendimenti continueranno a scendere e toccheranno il 4,4% nei decennali, potrebbe essere un’ottima occasione per vendere, dato che inflazione e rischi politici sono troppo difficili da smontare con discorsi da salotto.”
Alla fine, il rendimento dei Gilt a 10 anni si aggirava intorno al 4,483% venerdì, in calo di due punti base ma con un trend incerto, proprio come la leadership politica britannica.



