Incendio colossale divampa in raffineria Chevron in California: apocalisse o solo un altro giorno di routine?

Incendio colossale divampa in raffineria Chevron in California: apocalisse o solo un altro giorno di routine?
California, precisamente nella raffinaria di petrolio della Chevron a El Segundo, la notte di giovedì 2 ottobre 2025 si è accesa grazie a un incendio mastodontico seguito da un’esplosione degna di un film d’azione. Fortunatamente, nessuno si è fatto male – o almeno così ci tengono a farci sapere – mentre i coraggiosi vigili del fuoco e i soccorsi erano impegnati a domare la bestia infuocata.

No, non chiedete di capire cosa diavolo abbia fatto scattare l’inferno: ancora nessuno ne ha idea, ma si sa che la raffinaria di El Segundo, una delle più grandi e produttive della costa occidentale degli Stati Uniti, è capace di raffinarsi ben 290.000 barili di petrolio al giorno con prodotti di prim’ordine come benzina, jet fuel e diesel, giusto per fornire un po’ di contesto alla catastrofe dal sapore decisamente “industriale”.

Chevron si affretta a tranquillizzarci con il solito annuncio rassicurante: “Tutto il personale e i contrattisti sono stati contati e nessuno ha riportato ferite. Nessun ordine di evacuazione è stato emesso e non sono stati rilevati aumenti di sostanze nocive oltre il recinto della struttura”. A quanto pare, quindi, si può dormire sonni tranquilli mentre il cielo sopra El Segundo brucia allegro.

La forza delle fiamme è stata così impattante da farsi vedere a chilometri di distanza, facendo sobbalzare (letteralmente) tutti quelli nei paraggi dell’aeroporto di Los Angeles. Le immagini degli spettatori che ammirano il rogo come se fosse uno spettacolo pirotecnico sono quasi poetiche, un vero miracolo del nostro tempo che trasforma un disastro ecologico in un’esibizione in prima fila.

Le istituzioni ci rassicurano (come al solito)

Naturalmente non poteva mancare la pronta presa in carico da parte delle autorità. La segreteria stampa del governatore Gavin Newsom si è subito affrettata a informarci che l’illustre leader era stato “aggiornato sull’incidente” e che il suo ufficio starebbe coordinando in tempo reale con enti locali e statali per “proteggere la comunità” e “garantire la sicurezza pubblica”.

In parole povere, mentre una delle più grandi raffinerie della West Coast brucia allegramente, il governatore assicura che tutto è sotto controllo e che nessuno deve preoccuparsi. Un copione già visto tante volte: emergenza? No problem, i burocrati sono al lavoro e tu, cittadino, continua pure a respirare l’aria “profumata” dell’incendio.

Il solito teatrino dell’industria del petrolio

Insomma, nulla di nuovo sotto il sole a El Segundo, dove una colossale esplosione porta in scena la commedia classica dell’incidente industriale da manuale: fiamme che fanno notizia, dichiarazioni rassicuranti di circostanza, nessuno ferito – per ora – e la solita danza dei media che trasforma tutto in un evento epocale da ammirare comodamente seduti. Un’inquietante normalitĂ  che ci ricorda quanto la nostra dipendenza dal petrolio sia tanto profonda quanto esplosiva.

E mentre il fumo si dirada, non ci resta che applaudire la raffineria di Chevron per aver regalato a California una serata a dir poco indimenticabile, con lo sfondo perfetto di un incendio che brucia piĂą di un festival di Fuochi d’Artificio… e con un sorriso amaro, ovviamente. Alla prossima emergenza, stessa ora, stesso posto.

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