Oro alle stelle di nuovo, ecco il manuale per non piangere quando crollerà il prezzo

Oro alle stelle di nuovo, ecco il manuale per non piangere quando crollerà il prezzo

Certo, la faccenda sembrerebbe perfetta. O così sembra. Ma il brillante gestore di fondi Christopher Cruden, presentato come “gold-agnostic” (ovvero, non fazioso sull’oro), ci offre un brusco risveglio con un monito: chi ha acquistato oro per ridurre il rischio di portafoglio potrebbe trovarsi di fronte a “una spiacevole sorpresa”.

Indovinate un po’? I prezzi dell’oro hanno sfondato un record storico questa settimana, con il prezzo spot e i futures schizzati sopra i 4.000 dollari, un’esuberanza da far arrossire anche il toro di Wall Street.

Christopher Cruden ha dichiarato :

“Abbiamo avuto due o tre anni in cui l’oro è salito di continuo — il mondo intero pensa che se compri oro, sale sempre. Ma non è affatto così. Quando ho iniziato nel 1979, l’oro era a 850 dollari l’oncia, un record assoluto. Solo tre anni dopo aveva perso tra il 65% e il 70% del suo valore.”

Cruden gestisce una strategia quantitativa chiamata Insch Kintore, che confronta l’oro con il cambio giornaliero di un paniere di valute G7: dollaro, sterlina, euro, yen, franco svizzero, dollaro australiano e canadese. Usando queste coppie valutarie contro il metallo prezioso, il suo fondo opera come una sorta di “copertura dinamica” che può gioire tanto dei balzi in su quanto delle cadute a picco del prezzo dell’oro.

Peccato che quando il mercato si mette a fare il piattone senza direzione, o quando la volatilità si scatena a sprazzi, il modello di Cruden va in confusione e perde il ritmo. Del resto, chi avrebbe mai pensato che seguire le tendenze fosse così complicato?

Cruden ammette senza mezzi termini:

“Sono un sistematico seguace delle tendenze, non ho alcuna opinione sull’oro — non mi interessa che salga o scenda. I nostri clienti ci pagano per stare long quando sale e short quando scende.”

Nel frattempo, Jonathan Unwin, responsabile della gestione portafoglio nel Regno Unito presso Mirabaud Wealth Management, avverte che l’attuale corsa dell’oro potrebbe essere, come dire, una bolla pronta a scoppiare.

Con tono da chi ha visto troppe montagne russe, Unwin afferma che l’oro rimarrà un asset poco correlato con il resto del mercato, un vantaggio in tempi di valutazioni gonfiate e follia azionaria alimentata dall’intelligenza artificiale. Ma— e qui viene il bello — se mai dovesse cominciare a muoversi in sincrono con altri asset, il suo fascino svanirebbe più veloce di una promessa elettorale.

Unwin prevede anzi una pausa di riflessione degli investitori dopo aver raggiunto la fatidica soglia dei 4.000 dollari, con un inevitabile ritracciamento prima di un eventuale nuovo rally. Tanta prevedibilità da far impallidire i meteorologi.

Il banco centrale e la corsa all’oro

Il gioco non sarebbe completo senza menzionare le banche centrali, quelle stesse che spesso noleggiano i riflettori della finanza mondiale con le loro mosse da mattatore. Rebekah McMillan, portfolio manager presso Neuberger Berman, ci ricorda che dal 2022 niente meno che le banche centrali hanno acquistato più di mille tonnellate d’oro ogni anno, raddoppiando la media del decennio precedente.

Ormai la Cina è diventata l’acquirente più vorace, e non per collezionismo. Secondo McMillan, l’oro è una droga legale preziosissima nei portafogli ufficiali: nessun rischio di default, facilità di negoziazione e uno status di riserva “neutrale” che si è fatto strada soprattutto dopo le sanzioni alla Russia nel 2022, che hanno messo a nudo la vulnerabilità delle riserve ancorate al dollaro.

Infine, un’ironia finale cui fa da perfetto ciak Ray Dalio, fondatore di Bridgewater Associates, che ha caldamente consigliato agli investitori di mettere “qualcosa come il 15% del portafoglio in oro”, paragonando l’oggi agli Anni ’70. Dalio ha infatti detto di considerare l’oro “l’unico asset che va bene quando tutto il resto va male”.

Così, mentre l’oro brilla e le aspettative volano, non ci resta che attendere il prossimo atto di questo teatrino dorato: sarà un trionfo, un collasso o solo un’altra montatura? Nel frattempo, il consiglio più saggio è quello di tenere gli occhi bene aperti— soprattutto se aveste ancora l’innocente idea che l’oro sia sempre la risposta sicura a ogni crisi.

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