Sentire freddo potrebbe svelarti malattie di cui non sapevi nemmeno l’esistenza

Sentire freddo potrebbe svelarti malattie di cui non sapevi nemmeno l’esistenza

Con l’autunno che bussa violento, gli italiani si sono trovati costretti a passare in fretta dalla proverbiale maglietta al maglione, soprattutto nelle mattinate che sembrano uscite da un film horror ambientato al Polo Nord. Ma, per alcuni, il freddo non è solo una questione di guardaroba: diventa una sensazione perpetua e, diciamolo, proprio insopportabile. Forse credono di avere un superpotere, ma in realtà dietro a questo “essere freddolosi” potrebbero celarsi patologie tutto fuorché banali, da valutare con il medico di fiducia, sempre che non si preferisca soffrire in solitudine.

Il portale scientifico “Dottore, ma è vero che…?”, a cura della Fnomceo, ovvero la gloriosa Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, ci regala una chicca di spiegazioni che vi farà sentire meno soli e più… congelati. Premessa: non possiamo mica buttare via tutte le nostre giacche, i maglioni e le coperte, perché è normale reagire al freddo con un cambio d’armadio e con ambienti degnamente riscaldati. Il corpo, infatti, si adatta: quando il termometro scende, i capillari si restringono per conservare il calore dove serve – soprattutto agli organi vitali – provocando quella spiacevole sensazione di brivido. Niente di anormale, insomma. Se invece senti il gelo come un coltello invisibile che ti fende anche quando il termometro si limita a scendere un po’, forse sei caduto nella trappola dell’ipersensibilità.

Freddolosi per scelta o maledizione? Scaviamo un po’ più a fondo

Perché certi di noi si trasformano in veri e propri congelatori umani? Le cause dell’ipersensibilità al freddo non si limitano alla maledizione di un inverno artico: possono derivare da condizioni ben più intriganti e a volte preoccupanti. La colpa potrebbe essere di una recente malattia che ti ha prosciugato e lasciato fiacco, o magari di una diarrea fulminante che ti ha disidratato come un cetriolo al sole. Ma attenzione, il freddo eccessivo potrebbe essere un campanello d’allarme per qualcosa di ben più serio.

Se ti chiedi perché ti tremano le ossa mentre altri sembrano abbracciare l’inverno senza batter ciglio, forse vale la pena investigare se tu non sia vittima di anemia: meno globuli rossi significa meno ossigeno in circolo, un bel cocktail con carenza di ferro e vitamina B12 che ti fa sentire un frigo umano vivente. Oppure potresti soffrire di malnutrizione o addirittura di anoressia, due condizioni che riducono il grasso corporeo, quel prezioso isolante naturale che ti fa sembrare meno un blocco di ghiaccio. Non scordiamo poi patologie insospettabili come l’ipertensione, il diabete o altre variabili cardiovascolari – il tutto condito da un pizzico di fumo, se ti va –, che contribuiscono a quella fastidiosa sensazione di freddo costante.

La tiroide gioca un ruolo fondamentale, perché un metabolismo rallentato a causa di ipotiroidismo ci fa diventare dei piccoli congelatori ambulanti: meno calore prodotto, più brividi garantiti. E se ti sei mai fatto male o hai danni ai nervi, brava o bravo: hai appena aggiunto un altro tassello alla lista delle pretese spiegazioni per cui ti senti come in un freezer.

E non dimentichiamo le patologie neurologiche più insidiose, come la malattia di Parkinson, un’autentica maestra nell’arte di alterare la percezione del caldo e del freddo. Aggiungi a questo miscuglio una circolazione malandrina e il gioco è fatto: il freddo diventa il tuo compagno inseparabile, come un’ombra mai troppo simpatica.

La sindrome di Raynaud: quando mani e piedi si divertono a cambiare colore

Se soffri di extremità che sembrano uscire da un film horror: mani, piedi, naso e persino orecchie che cambiano colore come fossero i cartelli di un semaforo impazzito, potresti essere affetto dalla mitica – e no, non così divertente – sindrome di Raynaud. Quello che accade è una vasocostrizione estrema, ossia i vasi sanguigni si chiudono a riccio come se avessero freddo più di te, tagliando praticamente l’afflusso di sangue a mani e piedi.

Il risultato? Una combinazione di pallore quasi spettrale, dolore che ti fa rimpiangere i giorni miti e un formicolio che più che svegliarti dovrebbe farti riflettere. Insomma, non è il tipo di “cambiamento di look” da mostrare su Instagram. Se ti rivedi in questo quadro, non perdere tempo a cercare il caldo perfetto: corri dal medico, perché questa sindrome tende a mischiare fastidio e pericolo in un cocktail poco gradevole.

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