Flotilla in Italia: la parata patriottica che nessuno aveva chiesto per difendere la Pal

Flotilla in Italia: la parata patriottica che nessuno aveva chiesto per difendere la Pal

Da ieri sera le proteste imperversano in Italia, tutte in nome della gloriosa missione umanitaria verso Gaza, impegnata a fornire aiuti alla popolazione palestinese. Tutto questo, naturalmente, dopo l’epico “abbordaggio” della Flotilla da parte di Israele, che ha scatenato una valanga di indignazione da palcoscenico social e non solo.

Da nord a sud, presidi, cortei e scioperi si moltiplicano come funghi, orchestrati da gruppetti e reti di attivisti a dir poco agguerriti, tra cui svetta il tanto rispettato Global Movement to Gaza, accompagnato da decine di sigle sociali e sindacali che non perdono occasione per far sentire il proprio ostinato dissenso.

Il programma degli eventi, vero e proprio manifesto di protesta, è stato diligentemente divulgato attraverso il sacro graal dei movimenti moderni: i canali social, la fonte ultima e incontrastata di ogni verità e mobilitazione.

Il messaggio dei partecipanti è tutto meno che diplomatico: il tentativo di bloccare la Flotilla “accende la miccia” per la mobilitazione anche dell’equipaggio di terra, con tanto di slogan incendiari come “blocchiamo tutto”. L’equipaggio di mare, capitanato dall’indomita umanità di un mondo alternativo – probabilmente navigando controcorrente contro i “venti di guerra” –, ha fatto il suo dovere sul campo. Ora, a quanto pare, tocca alla parte terrestre assumere il ruolo di paladini della giustizia.

Un bel passo avanti verso la soluzione dei conflitti internazionali, vero? Intanto, tra slogan e manifestazioni, l’Italia continua a tessere la sua trama di buonismo e attivismo da tastiera, mentre le reali complesse dinamiche geopolitiche rimangono un affare chiaramente troppo serio per questi paladini del circo mediatico.

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