Chi ha detto che a ottobre dobbiamo ancora indossare le magliette? Quest’anno il freddo russo ha deciso di anticipare la sua incursione nell’Italia autunnale, trasformando intere zone in un set quasi invernale. Non siamo ancora a dicembre, ma a giudicare dalle temperature, ci siamo vicini: minima attorno ai 4°C, massima che fatica a superare i 13-14°C, con punte fino a 10-12 gradi sotto la media stagionale. Se fossimo in inverno, chissà se sulle spiagge adriatiche avremmo già potuto vedere le prime nevicate, tanto il clima sembra dettar legge con le sue stranezze.
Come da copione, però, non mancano gli elementi di spettacolo a bassissimo costo: temporali intensi, grandinate a sorpresa e una rapida fase di maltempo che promette di colpire non solo il nord-est e la Lombardia, ma anche le regioni centrali dell’Adriatico. Marche, Abruzzo e Molise sono pronte a farsi travolgere da una serie di rovesci degni di un autunno decisamente poco ospitale. Non stupitevi se i venti di Bora e Grecale soffieranno a raffiche, agitandovi le giornate più di quanto speriate.
Curioso notare come la “battaglia del freddo” si concentri principalmente sul fianco adriatico e al Sud, mentre il Nord-ovest e la fascia tirrenica sembrano immuni a questa gragnuola gelida. Il meteo fa alzare un sopracciglio e sorride: il vento gelido di origine russa non è uno a lasciare tutto il Paese uguale nella sua furia. Ad essere “fortunati” saranno invece i residenti tirrenici, almeno fino a quando, domani, il freddo garantirà un risveglio brinato e ventoso, ma con quantità di pioggia decisamente ridotte rispetto al giorno prima.
Il weekend, poi, potrebbe essere un’odissea per chi ama la temperatura temperata: dall’aria tanto amata dell’autunno, per qualche giorno nessuna traccia. Le gelate si preannunciano come fenomeni da non sottovalutare tra alta collina e montagna e, per non farsi mancare niente, il termometro potrebbe segnare appena 4°C anche in pianura al Centro-Nord.
Finalmente, da sabato pomeriggio, con un sospiro di sollievo, il freddo russo dirà addio — solo per ora — lasciando spazio a correnti atlantiche più “morbide”, quelle che alzarono gli animi dei meteorologi e abbassarono il termometro a livelli più consoni alla stagione. L’arrivo di qualche innocuo piovasco tra Nord e Centro tirrenico sancirà il ritorno a un autunno tutto sommato normale, o almeno ci si spera.
Meteo oggi e domani: una bella montagna russa climatica
Mercoledì 1 ottobre si presenta come un autentico mix di meteorologia da film drammatico: al Nord, nubi insistenti accompagnate da bora gelida e piogge sparse che annunciano l’inverno imminente. Al Centro, le piogge sono più decise, specie sulle coste adriatiche e nel Lazio, con nevicate che, modestia a parte, osano spingersi sopra i 1500 metri sull’Appennino. Al Sud, la danza dei temporali promette di non dare tregua.
Giovedì 2 ottobre vede un miglioramento – se così vogliamo chiamarlo – al Nord con bel tempo apparente più freddo e pungente al mattino. Il Centro resta a rischio rovesci irregolari, specialmente sulle coste adriatiche, mentre il vento continua a fare la voce grossa. Al Sud, un cocktail di rovesci e temporali continua a farsi strada, ricordando a tutti che la primavera è ancora lontana, anche se l’occhio del meteo conferma che ci troviamo in autunno.
Venerdì 3 ottobre annuncia un tiepido ritorno alla normalità, tale solo nelle intenzioni: al Nord e Centro tempo più soleggiato e freddo persistente, grazie a quel vento che sembra deciso a non dare tregua. Il Sud continua a fare resistenza con qualche residuo rovescio che non rende giustizia al desiderio di primavera precoce tipico di molti.
In conclusione, preparatevi a indossare il piumino e a tenere sotto mano coperte di lana: ottobre quest’anno si arroga il ruolo di novello novembre, con un clima che trasuda inverno anticipato. A meno che questo non sia solo un modo per mantenerci svegli, con qualche sorpresa climatica che disturba le nostre illusioni autunnali.



