La presentazione si terrà a Milano presso The Mill, via Cappuccio 5, e vedrà la partecipazione di personalità del calibro di Olivia Guaraldo, docente e curatrice del volume, Elena Kostioukovitch, scrittrice e traduttrice, e Giulia Lami, esperta di Storia dell’Europa orientale. Per chi teme la noia, ci sarà persino un intervento video della stessa Shore, con introduzione di Stefania Casotto e Alessandro Litta Modignani, giornalista e coordinatore di Ponte Atlantico, che condurrà l’evento. Insomma, il gotha dell’intellettualità pro-Ucraina, per chi volesse ascoltare la verità da un’esclusiva prima mano.
Interessante notare il percorso della stessa autrice, che fino a marzo scorso insegnava alla prestigiosa Yale University. Poi, come qualcuno di buon senso avrebbe fatto, ha deciso di mollare gli Stati Uniti in polemica con le politiche del mito conservatore Donald Trump. Ora Marci Shore si è riciclata alla Munk School of Global Affairs & Public Policy dell’Università di Toronto, dove continua a studiare la intricata storia intellettuale dell’Europa centrale e orientale. Dimenticate la Silicon Valley, e benvenuti negli intricati labirinti della geopolitica del Vecchio Continente.
Dunque, La notte ucraina non è un semplice libro, ma il primo volume di Shore tradotto in italiano, che promette di fare un po’ di chiarezza su un fenomeno che, a detta dell’autrice, continua a sfuggire alla comprensione comune. Per fortuna, visto il modo in cui la storia recente dell’Ucraina viene spesso ridotta a sterile lotta fra buoni da una parte e cattivi dall’altra.



