L’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, coinvolto in un’indagine per corruzione in atti giudiziari, ha deciso di prendere commiato dal suo ruolo all’interno del Casinò di Campione d’Italia. Stando all’accusa della procura di Brescia, Venditti avrebbe intascato denaro per favorire l’archiviazione di indagini relative a Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. E come ciliegina sulla torta, questo passo “volontario” potrebbe diventare ufficiale già domani, come se tutto ciò fosse un semplice passaggio burocratico.
Come ciliegina sulla torta, il Casinò di Campione si affretta a ribadire la sua “totale estraneità” alla vicenda, precisando che non c’è alcun nesso tra le indagini e la sua attività. Per la cronaca, il ruolo di Venditti nella casa da gioco prevedeva solo un rimborso spese e, a detta loro, è stato svolto con “grande professionalità e competenza”. Insomma, niente di compromettente, solo un reintegro di spese e, magari, qualche sorriso amaro.
Inoltre, il Casinò – che sembra essere sempre più un dramma tutto italiano – rivela di essere stato “informalmente informato” dell’intenzione di Venditti di abbandonare la presidenza e il consiglio di amministrazione. Poiché la chiarezza non è mai troppa, questa è la versione ufficiale della casa da gioco, anche se il “silenzio” sembra più rumoroso del solito.
Il cavillo dell’assegno mai scomparso
Non poteva mancare il capitolo sul famoso assegno che, secondo alcune illazioni sollevate da consiglieri comunali dell’opposizione e rimbalzate sui giornali, sarebbe stato incassato e avrebbe un collegamento con la società Asm spa di Pavia. Ovviamente, il Casinò si affretta a smentire con fermezza che esista qualsiasi relazione contrattuale o commerciale con la società in questione dalla riapertura della casa da gioco. Anzi, affermano con toni piccati di non aver mai ricevuto pagamenti né servizi da Asm spa.
Per farla breve, il Casinò ha già affidato ai propri avvocati l’incarico di tutelare “interessi e immagine” in ogni sede possibile. Cioè, se qualcuno pensa di sputare sentenze prima che tutto sia chiarito, il Casinò è pronto a far partire la giostra delle denunce. Nel frattempo, la sensazione è che il sipario su tutta questa tragicommedia giudiziaria e, soprattutto, sulla credibilità della casa da gioco, sia destinato a restare ben calato.



