Le straordinarie api, quei minuscoli insetti che non solo producono miele, ma si ergono a paladini dell’equilibrio ambientale, della sicurezza alimentare e – ciliegina sulla torta – della salute animale. PerchĂ©, se non lo sapevate, sono un vero e proprio indicatore biologico della qualitĂ ambientale. Ed è tutto così semplice: proteggendole, stiamo automaticamente salvaguardando la biodiversitĂ e garantendo una produzione agricola che funziona. Con questa brillante intuizione, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha aperto il workshop “SanitĂ e apicoltura, sfide e opportunità ” al ministero, proponendo un concetto che definisce “approccio One Health” per sottolineare che salute umana, animale e ambiente sono intrinsecamente connesse.
Ovviamente la tutela delle api non è solo un vezzo ambientalista: è una questione sanitaria, economica e sociale. Eh sì, con grandi parole come queste si chiarisce che nessun dettaglio è troppo frivolo quando si parla di salute nazionale. Il ministero della Salute, stando sempre sul pezzo, garantisce un impegno massiccio verso politiche integrate che seguano le norme europee e nazionali, lanciano applausi al settore apistico e promuovono modelli produttivi “sostenibili”. Tradotto: il messaggio è “facciamo in modo che il cibo sia buono, gli animali sani e l’ambiente salvo”, tutto nello stesso pacchetto di armonia ecologica ed economica.
Secondo il ministro, l’Italia non è nuova a questa visione globale: dal lontano 1958, il ministero della Salute ci tiene a ricordare di aver sempre contemplato la salute animale tra le sue priorità . Dopotutto, chi meglio dei medici veterinari e degli Istituti zooprofilattici sperimentali potrebbe rappresentare l’orgoglio e la supremazia nel settore? E come ciliegina finale, la neonata istituzione del Dipartimento One Health, dall’aria rivoluzionaria e unica in Europa, promette una governance coordinata e trasversale per affrontare le “sfide sanitarie ed ecologiche” del nostro contemporaneo mondo caotico.
Con questa potente cornice istituzionale, il ministro si dichiara convinto che i lavori del workshop forniranno spunti concreti per rafforzare la sinergia tra istituzioni, scienziati e operatori del settore. Perché, ovviamente, la salute delle api è legata a doppio filo con la salute stessa della nostra nazione. E noi dovremmo sentirci meglio a questo punto, mentre le api continuano la loro opera di apicoltori instancabili, custodi di un mondo che, almeno sulla carta, qualcuno ha pensato bene di proteggere con tanto di dichiarazioni solenni e istituzionali.
