Alle 4 del pomeriggio crisi in diretta in studio e Del Debbio che fa il bravo samaritano fingendo che va tutto bene

Alle 4 del pomeriggio crisi in diretta in studio e Del Debbio che fa il bravo samaritano fingendo che va tutto bene

Un pomeriggio tranquillo a 4 di Sera, la trasmissione guidata dal gran cerimoniere della serietà Paolo Del Debbio, si è trasformato in un episodio da manuale di “come mettere in crisi anche il più solido dei presentatori”. Durante la diretta, la giornalista incaricata delle interviste ha deciso di regalarci uno spettacolo imprevisto, lasciandosi andare a un improvviso mancamento. Sì, proprio mentre un giovane membro del pubblico si lanciava in una riflessione profonda – o quantomeno complessa – sulla crisi di Gaza.

Naturalmente, tutti hanno trattenuto il respiro, anche se è ben noto che le trasmissioni pomeridiane sono il miglior rimedio contro lo stress… o forse no. Del Debbio, un esempio di calma olimpica, si è affrettato a rassicurare il pubblico, qualora qualcuno fosse stato tentato di cambiare canale in preda al panico:

Paolo Del Debbio ha dichiarato:

“Dico al pubblico di non preoccuparsi, stanno sistemando tutto. Ha avuto solo un abbassamento della pressione, sta andando bene. Non vi preoccupate.”

Insomma, tutto sotto controllo, come nelle migliori sceneggiature da tv. Un lieve calo di pressione e via, il programma può proseguire come nulla fosse, lasciandoci a riflettere sulla fatica che si prova a districarsi in studio quando il tema di discussione è di quelli pesanti, specie se qualcuno osa perfino esprimere un’opinione durante un dibattito già di per sé così pacato e disteso.

Non è dato sapere se la colpa del malore vada attribuita alla gravità del contesto geopolitico o alla tensione generata dalle solite preziose discussioni da talk show serale. Quel che è certo è che l’episodio ha aggiunto un tocco di drammaticità a una puntata altrimenti avvolta in quel serio tepore da salotto televisivo italiano, dove ogni tanto qualcuno si sente male, ma tutto va avanti ugualmente, perché lo spettacolo deve continuare.

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