Una colazione tranquilla, come tante altre, rischia di trasformarsi in un incubo a Monza: una coppia, semplici clienti abituali di un bar, si è trovata a fronteggiare una situazione da tragedia sfiorata, messa in scena da un bicchiere apparentemente innocuo.
Marito e moglie avevano appena terminato il loro rituale mattutino di caffè e brioche, quando, naturalmente, hanno chiesto un semplice bicchiere d’acqua per concludere in modo sobrio. La beffa? Al posto dell’acqua cristallina, al tavolo è arrivata una sostanza ben più corrosiva: soda caustica, per chi non lo sapesse, un detergente aggressivo utilizzato per pulire lavastoviglie, ovviamente tossicissimo se ingerito.
Bastato un sorso per scatenare una reazione da manuale del dramma: bruciore immediato a bocca e gola, con l’uomo che ha dovuto far affidamento sulla prontezza della moglie e dell’incompetente (forse) personale del bar per ricevere il primo soccorso. Si è dovuto ricorrere all’intervento rapido degli operatori dell’Areu 118, contattati tramite il numero d’emergenza Nue 112, che hanno provveduto a trasferirlo urgentemente all’ospedale San Gerardo di Monza. Pochi dettagli, tanto panico.
Non poteva mancare la solita passerella degli ispettori: i valorosi addetti alla sicurezza alimentare del Sian, il Servizio igiene alimenti e nutrizione della Ats Brianza, sono arrivati sul posto per quello che potremmo chiamare un “rilievo gastronomico” in salsa velenosa. Non si sono limitati a raccogliere le prime testimonianze – quelle che servono per riorganizzare la sequenza degli eventi – ma hanno anche prontamente sequestrato il contenitore incriminato, alleviando così le preoccupazioni di chi si domanda come si possa confondere una sostanza tossica con un semplice bicchiere d’acqua.
Ovviamente, l’Autorità giudiziaria competente è stata debitamente informata, perché è sempre bello veder girare la giostra dei formalismi quando si rischia di avvelenare qualcuno a colazione.
Nel frattempo, le indagini proseguono con tutta la lentezza ed efficienza che solo certe burocrazie sanno garantire, lasciando i cittadini a chiedersi se per evitare future beffe mortali basterà solo affidarsi al buon senso o se servirà un manuale di sicurezza per ogni bicchiere servito nei bar.