Non è forse confortante sapere che, nell’Italia del 2025, essere genitori equivale a un’esperienza da sopravvivenza? Secondo un’indagine svolta con tutta la serietà del caso, ci ritroviamo con mamme e papà che si sentono soli e inadeguati come se crescere un bambino non potesse davvero essere un lavoro di squadra. Per fortuna arriva Pampers Village, il miracoloso villaggio tanto fisico quanto digitale, pensato per sostituire quel famigerato “intero villaggio” di cui parlava la saggezza popolare, ma con qualche giveaway e tanta comunicazione commerciale.
Antonio Fazzari, il general manager di Fater, si dichiara commosso dall’ascolto delle famiglie italiane e ci spiega che questo progetto nasce dalla volontà di ricreare un senso di comunità, anche a costo di confezionarlo come un prodotto da mettere sul mercato.
L’osservatorio promosso da Pampers e realizzato con il contributo dell’istituto di ricerca Eumetra ha raccolto i sentimenti di oltre 3.000 genitori e futuri tali, svelando che la solitudine sembra essere la nuova compagna d’avventura di chi si avventura nel magico mondo dei primi sei anni di un bambino. Ma è proprio qui che scatta la magia: a partire dall’ascolto di queste famiglie, nasce una rete che dovrebbe offrire supporto concreto nei drammatici “mille giorni” della vita del bambino. Un sostegno che, a quanto pare, richiede la presenza di un’app, qualche evento nei parchi e un po’ di musica.
Fazzari elogia l’alleanza con la onlus Centro per la salute delle bambine e dei bambini (Csb), una partnership basata su valori scintillanti come “relazioni” e “comunità”, per non parlare della nostalgia di tempi in cui la società si prendeva cura dei più piccoli invece di affidarsi a corporate e app. In questo nuovo paradiso, le famiglie non solo si incontrano, ma possono provare l’esperienza dell’ascolto lento e meditativo, accompagnato da iniziative come ‘Nati per leggere’ e ‘Nati per la musica’, che aggiungono un tocco di cultura educativa ai giochi pomeridiani.
Il villaggio che non ti aspetti
Il cuore pulsante di Pampers Village è un ecosistema a quattro punte, declinato secondo i nuovi standard della modernità markettara: primo, un’attenta raccolta dati e opinioni grazie alla consulenza di Eumetra. Secondo, un luogo fisico da visitare, perché nella nostra epoca digitale non si può prescindere dal fascino delle fiere itineranti pensate per mettere in scena la tenerezza genitoriale. Dopo un debutto milanese, la carovana visiterà parchi e piazze di Roma, Pescara e Palermo, non certo per una vacanza, ma per trasformare l’Italia in un grande teatrino della genitorialità.
Il terzo pilastro del progetto è la community digitale ospitata nell’app Coccole, dove genitori disperati o impazienti possono finalmente scambiarsi consigli, domande e soprattutto soluzioni tempestive, toccando con mano il calore di una rete virtuale di supporto a portata di smartphone.
Infine, per non far mancare nulla al grande quadro, una campagna di comunicazione “straordinaria” – parole testuali – prodotta da un’agenzia di pubblicità, per ricordarci, mentre i tassi di natalità cadono come foglie d’autunno, che le famiglie italiane sono ancora tante. Perché, si sa, basta mettersi in rete per creare un senso di comunità, preferibilmente con qualche like.