Truffa delle tre carte: colossale talento criminale? Due arresti sotto il Colosseo

Truffa delle tre carte: colossale talento criminale? Due arresti sotto il Colosseo

La brillante strategia anti-crimine della polizia locale di Roma ha colpito ancora, questa volta con un arresto in flagranza degno di un film d’azione: un uomo e una donna, entrambi con un curriculum criminale più lungo del Tevere, sono stati beccati mentre spacciavano la loro versione truccata del gioco delle tre carte. Naturalmente, i protagonisti del giorno sono due cittadini romeni, membri di quella che ormai è tristemente nota come la ‘batteria del Colosseo’. Ovvero, la squadra che ha deciso che imbrogliarsi la vita a colpi di truffa è la nuova moda.

La tecnica usata è la solita old school, ma con un tocco di modernità: la donna, abile attaccabrighe, faceva la finta vincente per attirare le prede umane – ovvero i passanti abbastanza ingenui da farsi incantare da uno spettacolo di carte più falso di una banconota da tre euro. E, c’è da ammetterlo, si occupava anche di custodire gli incassi con la diligenza di una cassiera di banca, giusto per tenere tutto sotto controllo fino all’arrivo degli allegri tutori dell’ordine.

Ovviamente, la squadra dell’arte bianca non si muove a mani vuote: equipaggiamenti, materiali e proventi delle serenate truffaldine sono stati subito sequestrati, mentre i due protagonisti dell’ennesima sceneggiata criminale sono stati messi agli arresti, pronti per essere spiattellati davanti all’autorità giudiziaria. Insomma, il circo della truffa continua, ma almeno oggi qualcuno ha deciso di spegnere la musica.

Il gioco delle tre carte a Roma non è una bella novità, anzi è una fresca piaga che torna periodicamente come una brutta tosse che proprio non vuole passare. Sta diventando così virale che, negli ultimi mesi, si sono moltiplicati come conigli i gruppi specializzati nel raggiro — un esercito di sedicenti professionisti del ludibrium che si fanno chiamare ‘batterie’, perché no, ogni banda ha diritto al suo nome sfizioso.

Si dice che siano almeno una ventina queste bande, e curiosamente sono quasi tutte composte da cittadini dell’est Europa, che pare abbiano deciso di spodestare i tradizionali boss campani, spartendosi con cura e una certa diplomazia le zone più redditizie della capitale. Un vero e proprio cartello del crimine da strada, che mira con precisione a truffare turisti e cittadini ignari in cerca di un momento di svago. Chi l’avrebbe mai detto che la truffa facesse così tendenza?

L’ultimo arresto prima di questa brillante operazione risale giusto a giovedì scorso, quando sono finite in manette altre sette persone colte a perpetrare lo stesso reato. Una serie di colpi di scena che sembrano più una scema routine: truffa qui, arresto là, e il gioco continua, più vivo che mai.

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