Maltempo fa il suo show in Lombardia: voragine spunta dal nulla, treno inchiodato e drama sfiorato al centimetro

Maltempo fa il suo show in Lombardia: voragine spunta dal nulla, treno inchiodato e drama sfiorato al centimetro

È sempre un piacere svegliarsi con la natura che decide di farci un dispetto, soprattutto quando lo spettacolo si chiama “maltempo catastrofico” e fa da protagonista la nostra cara Italia. Questa mattina, la regione Lombardia si è distinta per una refrigerante doccia notturna, anzi, per una vera tormenta equiparabile a un film dell’orrore idro-geologico. Piogge copiose hanno trasformato strade e stazioni in un percorso ad ostacoli degno di un gioco estremo, culminando in un evento degno di nota: i vigili del fuoco sono riusciti a fermare un treno a pochi centimetri da una voragine che si è spalancata proprio vicino alla stazione di Bulciago. Tutto ciò grazie alle piogge che, con cura certosina, hanno eroso la massicciata su cui poggiavano i binari. Un capolavoro di precisione naturale.

Spostando lo sguardo verso la provincia di Como, la situazione non scherza neppure lì. I nostri instancabili vigili del fuoco hanno dovuto indossare la divisa da soccorritori d’emergenza per evacuare abitazioni nei pittoreschi comuni di Torno e Blevio, alle prese con l’ira degli immancabili torrenti montani in modalità esondazione. Momenti di tensione? Certo, visto che automobilisti disperati sono stati tratti in salvo dopo essere rimasti prigionieri dentro le loro quattro ruote, trasformate in vere e proprie arene d’acqua. Nel frattempo, la celebre Strada Provinciale Lariana si è guadagnata l’agognata chiusura per allagamenti e smottamenti. Un’opportunità inaspettata per restare a casa e godersi un po’ di spa acquatica improvvisata.

Friuli: il regno delle piogge scenografiche

Non poteva mancare la regione Friuli Venezia Giulia nel festival del maltempo. Un’armata di correnti sudoccidentali, come diavoli al comando, ha aperto la strada a un fronte atlantico con stile e tempismo perfetti da meteorologi in piena crisi d’identità. La serata precedente ha portato rovesci sparsi e qualche temporale toc-toc, con cifre da capogiro soprattutto sulla costa, specialmente lungo la foce del Tagliamento, fra Lignano Sabbiadoro e Bibione: fino a 70 millimetri di pioggia, mentre nella pianura udinese e in Isontino si sono raggiunti valori tra i 30 e i 50 millimetri. Ovviamente, Gemona del Friuli ha voluto fare il suo show con 40 millimetri di pioggia quasi degni di nota. Il tutto accompagnato da un vento dal sapore esotico: moderato da est lungo la costa e un po’ più brusco in quota, con raffiche amichevoli di 30-40 km/h.

I modelli matematici, quelli che ci lasciano sempre a bocca aperta quanto a previsioni apocalittiche, confermano che l’afflusso di correnti meridionali molto umide e instabili non ha alcuna intenzione di mollare la presa almeno fino a sera. Attese piogge intermittenti, da abbondanti a intense, con temporali che potrebbero, per la gioia di tutti, farsi anche forti e ostinati. La costa, la bassa pianura e l’intera fascia orientale sono dunque sul podio delle aree più coccolate dalla natura. Il vento non è da meno e, dopo aver iniziato il giorno con una brezza moderata da est, deciderà di cambiare umore passando a sud, a volte sostenuto, per finire il balletto meteorologico girando verso sud-ovest. Come ciliegina sulla torta, sono attese mareggiate, giusto per fornire quella nota teatrale fra Lignano e Grado.

In serata è prevista una tregua sulla pianura e la costa, con l’ultima sbavatura di pioggia sulla zona montana, localmente abbondante. Durante la notte, in perfetto stile fantasma, non si registrano segnalazioni particolari dal territorio regionale. Ma calma, perché dalle sei di stamattina le segnalazioni di allagamenti a Lignano Sabbiadoro stanno già abbellendo il panorama locale, grazie all’insistenza delle piogge che continuano a bagnare quest’area senza il minimo sconto.

Roma, dove nelle ultime ore sono state gestite ben 100 richieste di soccorso. Il maltempo ha deciso di fare tappa a Bracciano, Sacrofano, Montelibretti, ai Castelli Romani e lungo tutto il litorale romano, lasciando dietro di sé alberi sradicati, insegne e pali pronti a cadere come birilli e una serie infinita di danni d’acqua degni di una sceneggiatura horror.

Ma non è finita qui! Alle 3.15 di una notte insonne, quando tutti stavano probabilmente dormendo profondamente, il maltempo ha deciso di fare sul serio nel comasco. In soli minuti, si sono moltiplicati gli interventi tanto da arrivare a 40, solo a Blevio e Torno, dove 19 persone hanno dovuto lasciare le proprie case allagate o sventrate da torrenti esondati. Per non lasciare nulla al caso, Lecco ha dato il benvenuto a uno smottamento che ha deciso di bloccare la linea ferroviaria, regalandoci così un bel regalo logistico. Più di 15 interventi notturni, giusto per far capire chi comanda.

Quindi, se vi siete dimenticati che la Toscana è anche altro oltre il vino e l’arte, ecco che Massa Carrara e Livorno si sono guadagnate 30 e 60 interventi rispettivamente, con l’Isola d’Elba a sfoggiare il suo lato più drammatico: una frana a loc. Forno ha chiuso la strada isolando circa 200 abitanti, perfetto per sentire quanto è importante la viabilità senza traffico (e senza uscita, ovviamente).

Non poteva mancare La Spezia, che con 40 interventi si è dedicata a prosciugamenti degni di un’alluvione da cinema, alla messa in sicurezza di alberi pericolanti e soprattutto al soccorso di automobilisti intrappolati nei sottopassi che, tra un’alluvione e l’altra, sembrano diventati dei veri e propri acquari urbani.

Un quadro di precisione meteorologica e organizzativa

In tutta questa meraviglia meteo, risulta interessante la tempistica e la reattività degli interventi, che sembrano tanto una sfida a chi resiste di più agli elementi quanto un romanzo d’azione, con i Vigili del Fuoco a interpretare i loro ruoli da eroi senza mantello ma con tanta, troppa acqua addosso.

Certamente, un quadro utile a tutti per ribadire l’importanza di investire in prevenzione e manutenzione, anche se spesso sembra che il sistema funzioni come un orologio rotto: efficace solo due volte al giorno, o meglio, durante le emergenze più plateali. E così, mentre il maltempo si diverte a far danni, il nostro schieramento di soccorso si mette in moto a singhiozzo e con la fatica di chi sa che si dovrebbe poter fare di più ma “ahimè”, le risorse non sono mai abbastanza.

Ecco il festival dell’ironia: assistere a 280 interventi che raccontano di disastri prevedibili, ma che ovviamente prendono tutti alla sprovvista. Un copione scritto da decenni che avrebbe bisogno solo di un piccolo aggiornamento, ma che si ostina a replicare i medesimi errori sotto forma di alberi abbattuti e linee ferroviarie bloccate.

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