Il virus Sars-CoV-2, quel simpatico ospite indesiderato, non si è mica stancato di farsi vivo. Come ogni anno, puntuale post vacanze, comincia a fare il suo giro, e ci regala un gradevole aumento dei casi. Se anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità conferma che in paesi come Grecia, Irlanda, Romania e Francia l’incidenza stia salendo, in Italia per ora l’aumento è… beh, diciamo contenuto e niente allarmi. Solo qualche ricovero di anziani ultraottantenni con patologie pregresse per farci sentire un pizzico di dramma.
Mauro Pistello, illustre direttore dell’Unità di virologia all’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e tra i guru della rete di sequenziamento dell’Istituto superiore di sanità, ci aggiorna sulle novità di questo virus che proprio non vuole andar via.
La stella del momento tra le varianti è la famigerata XFG, alias “Stratus” per chi ama i nomi alla moda, arrivata fresca fresca dagli Stati Uniti. Non un semplice virus ma un “frutto” di ricombinazioni di altre varianti, come se fosse l’ultimo trend genetico da copiare e incollare. Ormai la dominatrice incontrastata anche da noi, presente in più del 50% dei nuovi contagi. A proposito, il rapporto più recente del Ministero della Salute per l’ultima settimana di agosto riporta 1.391 casi, in crescita rispetto ai 1.091 della settimana precedente. Robetta, ma almeno si muove qualcosa.
Se siete pronti a rivivere i bei tempi andati, ho buone notizie: i sintomi del Covid stanno tornando ad assomigliare a quelli della prima ondata, con una bella perdita improvvisa di olfatto e gusto. Il virus si diverte a colpire proprio questa doppietta sensoriale, bloccando temporaneamente i segnali diretti al cervello, che si deve accontentare di meno. Febbre alta? Check. Tosse e difficoltà respiratorie? Anche quelle sono in lista. Insomma, tutto quel repertorio che ci aveva fatto compagnia anni fa.
Cosa ci attende per l’autunno?
Il quadro vaccinale, ahimè, non è incoraggiante: la copertura della popolazione sembra essersi assopita, soprattutto negli over 60-70 che ormai hanno perso lo scudo immunitario. Colpa di vaccini dimenticati nel tempo o di un virus meno aggressivo che ha dato tregua, inducendo un certo lassismo.
Pistello ha un paio di consigli, da esperto generoso: alle autorità sanitarie nazionali suggerisce di stringere i denti e spingere forte sulla campagna vaccinale autunnale, sia per l’antinfluenzale che per il richiamo anti-Covid. Ai cittadini, invece, una raccomandazione semplice ma efficace: scegliete la doppia vaccinazione, che i dati confermano essere sicura ed efficiente. D’altronde, non si può certo improvvisare un nuovo focolaio di morbillo, eh?
Per quanto riguarda la querelle sull’obbligo vaccinale, al momento l’ipotesi sembra sfumare come nebbia al mattino. Meglio mantenere la rotta sulle coperture vaccinali esistenti, restando ben ancorati alla realtà senza cedere a eccessivi allarmi. Insomma: niente panico, ma nemmeno distrazioni.