Campi Flegrei tremano ancora: l’eterna partita delle scosse senza fine

Campi Flegrei tremano ancora: l’eterna partita delle scosse senza fine

Campi Flegrei si svegliano di nuovo: tre scosse in pochi minuti scuotono la zona

Il 31 agosto ha portato un mini terremoto di festa ai Campi Flegrei. Secondo i dati della sala operativa dell’Ingv di Napoli, una scossa di magnitudo 2.7 è stata registrata alle 16:38 ora italiana, scavando appena a un chilometro di profondità. Ma non è finita qui: poco prima, alle 16:10 e alle 16:36, sono arrivate ben due scosse da 3.3 di magnitudo. Insomma, una vera serie di “avvertimenti” dallo storico e inquietante vulcano campano.

È interessante notare come queste oscillazioni siano così ravvicinate nel tempo da sembrare quasi una coreografia: due scosse più forti intervallate da una più leggera. Un balletto tettonico che nessuno aveva richiesto, ma che di certo ha attirato l’attenzione degli esperti e, perché no, anche di qualche curioso locale o turista. Evidentemente, i Campi Flegrei non amano passare inosservati e continuano a ricordare la loro natura per nulla pacifica.

Anche se una magnitudo sotto il 4 è generalmente considerata modesta, non si può sottovalutare il fatto che questa attività sismica avvenga in un’area vulcanica complessa e storicamente instabile. Che sia un semplice esercizio di riscaldamento o l’inizio di qualcosa di più serio, la comunità scientifica resta sul chi vive, pronta a monitorare ogni minimo movimento.

Certo, ogni volta che i Campi Flegrei si agitano, scattano le classiche reazioni a catena: tensione tra i residenti, curiosità mediatica, e una raffica di analisi dagli “esperti” di turno. E noi non possiamo fare altro che stare a guardare, aspettando che la terra smetta di fare la diva del giorno e torni alla sua solita tranquillità, se mai tornerà davvero.

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