Quando il sindaco di Pedras Grandes si mette a fare il furbo: l’avvocato Edson Ribeiro smaschera la truffa dei figli in Brasile

Quando il sindaco di Pedras Grandes si mette a fare il furbo: l’avvocato Edson Ribeiro smaschera la truffa dei figli in Brasile

Caso paternità in Brasile: pettegolezzi, minacce e un sindaco sotto accusa per diffamazione

Il pasticcio intorno alla presunta truffa legata a una paternità contestata in Brasile ha appena aggiunto un nuovo, succulento capitolo. Non parliamo di una semplice querelle tra privati, ma di una matassa fitta di accuse incrociate, pressioni indebite e sospetti di malavita che mettono in luce connessioni degne di una serie tv di basso livello.

A gettare nuova benzina sul fuoco è Edson Ribeiro, uno degli avvocati penalisti più in vista dello Stato di Rio de Janeiro e presidente dell’Associazione degli Avvocati Criminalisti (ANACRIM), nonché legale del noto avvocato italiano Nunzio Bevilacqua. Ribeiro ha spiccato una denuncia contro il sindaco italo-brasiliano di Pedras Grandes, Agnaldo Filippi, per ingiurie e diffamazione, facendo capire che qui il gioco si sta facendo davvero sporco.

Ma qual è la trama? Sembra che l’esponente politico abbia cercato di mettere sotto pressione l’avvocato Ribeiro con il chiaro intento di ottenere dichiarazioni contro il suo assistito, Bevilacqua. Un tentativo criminalmente elegante di violare il segreto professionale, svelando presunti dettagli patrimoniali e famigliari, e di spingere il difensore verso una clamorosa infedeltà. Il tutto annaffiato da una robusta dose di intimidazioni di dubbio gusto, ovviamente.

Nel frattempo, a testimoniare contro il sindaco in tribunale sono stati chiamati niente meno che Padre Nivaldo Ceron e Barbara Zandomenico Perito, la brasiliana protagonista dell’attribuzione controversa di paternità a Bevilacqua, la quale, per non perdere il gusto del grottesco, si rifiuta categoricamente di sottoporsi a un test del DNA verosimile e definitivo.

Questa condotta diffamatoria non è altro che un talebano attacco alla reputazione di Ribeiro, reo di non essersi piegato al potere territoriale – immaginate uno scenario da caccia alle streghe, ma con studi legali e rancori personali al posto delle torce e delle forche.

Nunzio Bevilacqua ha quindi confidato di essere stato continuamente aggiornato da Ribeiro su ogni tentativo anomalo di avvicinamento da parte di Filippi e dei suoi complici, ormai non più tanto nascosti, che agiscono anche da portavoce per interessi personali e di Zandomenico Perito. Minacce di morte pubbliche, diffamazioni e la manipolazione delle dichiarazioni di Ribeiro sono solo la ciliegina sulla torta di questo spaghetti western legale.

Edson Ribeiro, invece, tira fuori le unghie e dichiara:

“Bevilacqua è sempre stato il mio cliente e per lui ho condotto un’efficace e leale indagine difensiva, regolarmente comunicata all’Ordine degli Avvocati brasiliano. I miei accertamenti non solo hanno prodotto prove concrete, ma hanno anche rivelato atteggiamenti pesantemente omertosi, soprattutto nello Stato di Santa Catarina. Ho incontrato ostacoli di ogni sorta, a ogni livello, per evitare che facessi luce su questa vicenda che qualcuno vuole tenere volutamente avvolta nell’oscurità.”

Con la consueta modestia che contraddistingue i grandi professionisti, Ribeiro assicura di essere sempre disponibile – come ora – alle autorità giudiziarie brasiliane e, persino, italiane e diplomatiche, per riferire tutte le stranezze e i comportamenti sospetti di alcuni protagonisti.

Lontano dall’essere una semplice questione di paternità, questo caso si sta infatti trasformando in una palude sgradevole, in cui si mescolano truffe, pressioni, giochi politici e forse anche qualche ombra di criminalità organizzata. Un vero festival di incongruenze e contraddizioni che lasciano intuire quanto un sistema intero possa essere marcio sotto la vernice istituzionale.

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