Il pomeriggio ha offerto una scena degna di un romanzo noir in via Giovanni Cadolini, a Monteverde Vecchio, dove è stato rinvenuto il cadavere di un uomo di circa 40 anni, privo di documenti e apparentemente dimenticato dal tempo.
Sistemato sul tetto di un anonimo manufatto in cemento che funge da autorimessa, all’interno di un’area condominiale, il corpo è stato scoperto da un residente del palazzo vicino, che si è affacciato e ha fatto la scoperta macabra.
Ovviamente, sul posto si sono precipitati i carabinieri della stazione di Roma Gianicolense, della Compagnia San Pietro e il reparto tecnico-scientifico del Nucleo Investigativo di via In Selci, insieme al medico legale, per un sopralluogo che suona più come un’indagine in una scena del crimine che come routine condominiale.
I segni sul corpo non lasciano spazio a molte interpretazioni: ferite compatibili con una caduta dall’alto e un avanzato stato di decomposizione suggeriscono che la vittima potrebbe essere lì da diversi giorni, nella totale indifferenza.
Come ciliegina sulla torta di questa faccenda degna di un film giallo, i proprietari degli appartamenti con vista sul luogo del ritrovamento sono tutti in vacanza, contribuendo all’inspiegabile solitudine della scena.