Un incendio notturno ha messo in subbuglio un grattacielo nel Centro Direzionale di Napoli, facendo volare a terra pezzi di finestre ma, miracolosamente, senza causare feriti.
L’allarme è scattato poco prima delle due di notte, con le fiamme che hanno preso vita al 20° piano della torre situata nell’isola G1, per poi correre impetuose fino al 21° e sfiorare il 22°. La cosa più spettacolare? Alcune finestre, indebolite dal calore, si sono staccate precipitando fragorosamente a terra. Ovviamente nessuno si è fatto male. Non fosse altro per la “fortuna” che ha voluto che quell’ora fosse povera di passanti.
Il rogo ha colpito gli studi professionali che popolano quei piani, mandando in fumo, letteralmente, uffici e attrezzature. Come spesso accade in casi simili, i pompieri sono arrivati in forze per domare il fuoco, seguiti a ruota dalla polizia che si è occupata di mettere ordine e di avviare le indagini sulle cause, ancora ignote e, ovviamente, da chiarire.
Certo, è difficile non notare l’ironia che un edificio moderno, simbolo di efficienza e sicurezza, possa improvvisamente trasformarsi in una torcia gigante. Ma chissà, forse è solo un modo originale per riscaldare l’aria metropolitana di Napoli durante le calde notti d’estate.
Il sistema di emergenza locale ha fatto il suo dovere, e almeno questa volta la cronaca ci risparmia vittime. Restano però da scoprire i dettagli e, soprattutto, come sia possibile che finestre si stacchino e si schiantino al suolo, senza che nessuno fossero in grado di prevenirlo o limitarne i danni.
Nel frattempo, i residenti e i lavoratori del Centro Direzionale si ritrovano a riflettere sull’affidabilità di quelle infrastrutture che, a parole, dovrebbero essere all’avanguardia.



