Roma ci ripensa: diesel euro 5 liberi di scorrazzare in Ztl fasce verde da novembre, chi se ne importa del clima?

Roma ci ripensa: diesel euro 5 liberi di scorrazzare in Ztl fasce verde da novembre, chi se ne importa del clima?
Spostare la ztl a Roma: cosa cambia davvero sui divieti e il mistero del Move In gratuito

Bisogna proprio chiarire, prima che i rumor si trasformino in leggende metropolitane. Riguardo ai divieti di circolazione nella Ztl Fascia verde a Roma, a partire dal 1° novembre 2025 niente panico: i veicoli diesel euro 5 e benzina euro 4 non saranno messi al bando come alcuni temevano.

L’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè tiene a sottolineare che «non ci saranno limitazioni per questi veicoli». Tradotto: chi ha comprato un diesel euro 5 può tirare un sospiro di sollievo, almeno fino a data da destinarsi.

Passando al famoso “Move In”, altro fantasioso cavallo di battaglia delle critiche recenti, ecco la verità che nessuno si aspettava: la capitale non ha sborsato nemmeno un centesimo per questa storia. Anziché dover spendere per un fantomatico sistema di monitoraggio “Move In”, la convenzione con la Regione Lombardia è del tutto gratuita – proprio come accade con la maggior parte delle collaborazioni istituzionali, ma evidentemente qualcuno preferiva ignorarlo.

Non ci sono divieti attivi sul Move In, solo una sospensione temporanea imposta dalla Regione Lazio (per motivi tutti da scoprire), che sta per terminare. Dopodiché, ci si aspetta un ritorno in pompa magna di questa misura “utilissima” che dovrebbe, in teoria, aiutare a contenere l’impatto ambientale e facilitare i cittadini – nel senso più burocratico del termine.

Eugenio Patanè chiarisce ulteriormente:

«Il Move In non prevede alcun pagamento a chilometro per i cittadini. È un sistema che assegna un limite massimo di percorrenza nella Fascia verde senza costi, pensato per modulare il traffico e ridurre le emissioni».

Insomma, la priorità è – come sempre – trovare misure “efficaci e sostenibili” per migliorare la qualità dell’aria. Senza dimenticare, ovviamente, quanto sia indispensabile “tutelare le esigenze” di chi vive e lavora all’interno della città eterna. Una dichiarazione che suona quasi come un mantra nelle stanze della politica locale, dove le parole sembrano spesso più snelle dell’aria che tentano di purificare.

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