Il Parco del Vesuvio sta ancora tornando dall’inferno acceso dalle fiamme. Dopo un incendio che imperversa da ieri, il prefetto di Napoli Michele di Bari ci regala una dose di ottimismo garantendo che “si lavora alacremente” e che “il dispositivo è stato rafforzato su alcune fasce”. Peccato che l’incendio, mentre fa la gioia del fuoco, sembra solo rallentare e marginalizzarsi altrove, ma lui tranquillizza: “ne avremo ancora per tutta la giornata”. Tradotto: non è affatto finita.
L’ennesimo show devastante del Vesuvio ha mobilitato persino la Protezione Civile, che ha attivato una vera e propria mobilitazione nazionale come se il fuoco fosse un ospite inatteso. Nel mentre, un esercito di vigili del fuoco, volontari della Protezione Civile e militari è in azione, lottando contro un nemico tanto furioso quanto caparbio. Una battaglia che sembra più un’eterna telenovela che una soluzione rapida.
La situazione appare un disastro ambientale di prima grandezza, eppure la risposta resta quella più classica: più uomini, più mezzi, più fumo negli occhi. Una strategia che già conosciamo ma che, a quanto pare, non mette né fretta né entusiasmo, visto che il prefetto stesso prepara tutti a una giornata ancora lunga e difficile. Nel frattempo, la spettacolare devastazione del nostro vulcano storico prosegue senza sosta né pietà.
