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Come sopravvivere al mare senza trasformarti in un disastro: il Ventalogo di Marevivo e Lega Navale Italiana che ti dicono come non fare la figura dell’idiota in spiaggia

6 Agosto 2025
Come sopravvivere al mare senza trasformarti in un disastro: il Ventalogo di Marevivo e Lega Navale Italiana che ti dicono come non fare la figura dell’idiota in spiaggia
Il ventalogo del mare arriva per insegnarci come non distruggere ciò che ci sostiene, ma chissà se basterà davvero

È nato il “ventalogo del mare”, una brillante iniziativa di sensibilizzazione rivolta tanto ai cittadini quanto alle istituzioni, creata da Marevivo, la fondazione ambientalista che da quarant’anni si batte per proteggere gli oceani, insieme alla storica Lega Navale Italiana, che dal 1897 si occupa delle acque marine e interne del nostro paese. In pratica, i due giganti del mondo blu si alleano per spiegarci come comportarci correttamente quando andiamo in giro per mare, laghi o fiumi, e non solo durante il fatidico periodo estivo.

Il “ventalogo del mare” elenca venti regolette facili facili che, se seguite, dovrebbero evitare gli orrori dell’inquinamento e permettere di godere di barca e sport acquatici in modo consapevole, sicuro e—udite udite—inclusivo. Insomma, un decalogo che pretende di mettere un po’ di ordine nel caos di chi vive o frequenta gli specchi d’acqua italiani.

Dal 2024, Lega Navale Italiana e Marevivo fanno squadra a livello nazionale, e per il primo anno di questa “romantica” collaborazione hanno già raccolto una montagna di rifiuti da spiagge e fondali, tutto grazie ai loro instancabili volontari e alle strutture locali coinvolte. Segno che forse l’Italia sa fare qualcosa quando si mette insieme, giusto?

Donato Marzano, ammiraglio e presidente della Lega Navale Italiana, ha detto:

“Viviamo la bellezza del mare e delle acque interne e impariamo a rispettare l’ambiente non solo nella stagione estiva. La Lega Navale è impegnata tutto l’anno nel rendere le attività nautiche e sportive in mare, laghi e fiumi accessibili a tutti e a formare dei marinai di tutte le età paladini nella salvaguardia ambientale. Insegniamo ogni giorno a migliaia di giovani nelle nostre Sezioni e nei Centri Nautici Nazionali valori quali il rispetto, la competenza, la solidarietà, la sostenibilità, che sono da sempre al centro della missione istituzionale della Lni. Princìpi e buone pratiche che sono efficacemente sintetizzati nel ventalogo del mare, realizzato grazie alla sinergia con Marevivo. Da oggi abbiamo un efficace strumento di comunicazione in più per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di vivere la pratica sportiva e il diporto in modo consapevole, sicuro e nel rispetto di tutto ciò che ci circonda.”

Come a dire, per chi ancora non l’avesse capito, “difendere Madre Mare”, colei che ci regala l’aria che respiriamo e il pesce che mangiamo, non è solo una buona azione da fare nella “bella stagione”, ma un obbligo morale permanente, che implica anche evitare di trasformare l’ambiente naturale in una discarica galleggiante.

Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, non ha voluto essere da meno e ha aggiunto:

“Difendere Madre Mare, che ci fa vivere su questo pianeta, vuol dire preservare ogni sua forma di vita e non turbarne l’equilibrio. Ogni piccolo gesto può fare la differenza e chi va per mare deve essere consapevole che occorre adottare comportamenti rispettosi, poiché il mare è fonte di vita per tutti gli esseri viventi e rappresenta un prezioso bacino di biodiversità. Il ventalogo, promosso con la Lega Navale Italiana, è un vademecum utile che consentirà ai diportisti di orientarsi seguendo la bussola della tutela ambientale e della sicurezza.”

In sostanza, un prontuario di buon senso che però forse non basterà da solo a fermare chi vede il mare come un semplice parcheggio per plastica, reti e scemenze assortite. Ma è già un passo, no? Vedremo quanto saranno disposti a mettersi la coscienza in tasca tutti quegli ignari amanti delle acque che continuano a ignorare queste “venti regole semplici” al punto da trasformare i nostri mari in un brutto ricordo.

Siamo felicissimi di continuare questa epica maratona di buoni propositi con la Lega Navale Italiana, perché, sapete com’è, uniti nella battaglia per salvare la nostra amata Madre Mare, tutto sembra più semplice. O forse no, ma tant’è.

Partiamo dal caposaldo del Ventalogo del mare, ovvero: “Occhio al meteo! Prima di avventurarti in barca o in canoa, dai un’occhiata alle previsioni. A volte la decisione più sensata è quella di restare comodamente a terra, magari davanti a un buon caffè, invece di fare i pirati improvvisati.”

Al secondo posto, celebriamo il rito sacro del check-up: “Controlla l’imbarcazione e tutte le attrezzature di bordo. Giubbotti salvagente omologati, motori, sistemi di comunicazione, tutto perfettamente funzionante, così se qualcosa va storto almeno saprai di averci provato.”

Terza tappa: “Tutti a bordo devono indossare il giubbotto, per carità, soprattutto quando si rischia di finire a fare il bagno non programmato. E, per favore, imparate quelle cosette chiamate procedure di emergenza: uomo in mare, incendio, avaria. Ah, e controllate pure l’ancoraggio e l’ormeggio, che non si sa mai.”

Quarto imperativo: “Prima di mollare gli ormeggi, traccia la rotta, informati sul percorso, studia la carta nautica e tieni tutto in ordine come se fossi la regina delle pulizie. Prontezza, ragazzi, niente improvvisazioni da sprovveduti.”

Al quinto posto troviamo quella perla di saggezza che nessuno osa infrangere: “In mare e persino sul lago, le regole esistono e si rispettano. Limiti, divieti, norme – soprattutto vicino a coste, porti e spiagge – sono lì per una ragione. Provare a farne a meno non è esattamente la mossa del secolo.”

Al sesto posto, perché siamo tutti un team, “Coinvolgi l’equipaggio e fai squadra. Navigare è più divertente in compagnia, e magari la barca smette di essere quel luogo di tortura per i più giovani o per chi ha qualche difficoltà. Un’esperienza inclusiva, grazie.

Settima regola d’oro: “Se vedi qualcuno in difficoltà in mare, mica ti giri dall’altra parte! Presta soccorso, chiama subito la Guardia Costiera al 1530, e usa quel cosiddetto Vhf sul canale 16. Non è solo un aggeggio da tenere in cabina per bellezza.”

All’ottavo posto compare l’avvertimento alla Superman: “Non affidarti solo al GPS, che è simpatico ma a volte fa il prezioso. Fai il carteggio, controlla il punto nave, usa con giudizio l’autopilota e porta sempre con te la bussola. E no, guardare l’ambiente intorno non è roba da vecchie cartoline.”

Al nono rimaniamo nella solita scenetta marinaresca: “Il comandante ascolta e sostiene l’equipaggio, ma quando si fa sul serio deve decidere da solo e in fretta. Non è un gioco di gruppo, sveglia!”

Decima precauzione, quella più ovvia: “Salpa solo se sei lucido. Alcol e droghe non solo abbassano i riflessi, ma possono trasformare ogni uscita in un sequel horror.”

Undicesima perla di saggezza ambientalista: “Il mare è vita, eh sì, e in particolare il Mediterraneo ospita il 10% delle specie marine mondiali. Prendercene cura non è soltanto da buoni, ma da intelligenti.”

Al dodicesimo posto scopriamo il patto d’amore con la Posidonia oceanica: “Questa pianta non è solo bella da vedere, è protetta e fa un sacco di cose buone: produce ossigeno, fa da nursery alle specie marine e combatte l’erosione dei fondali. Mai ancorarci sopra se tieni alla tua coscienza. Danni? Meltdown totale.”

Al tredicesimo posto, i marinai esperti ricordano: “Chi naviga lo sa, usa e getta è tabù. Meglio gli acquisti sfusi, plasticaccia zero. Ricorda, i rifiuti in mare non evaporano come per magia.”

Il quattordicesimo ci mette in guardia dal classico scaricabarile: “Non abbandonare i rifiuti né in mare né sulla terraferma, che non siamo in un film di pirati dove tutto torna misteriosamente a posto. Ognuno deve usare le isole ecologiche di porti e approdi, se vuoi evitare l’invasione di plastica.”

Quindicesimo comandamento: “Porta con te la tua borraccia. Bottiglie e tappi di plastica? Prima o poi uccidono pesci, uccelli, tartarughe, mammiferi marini – una vera festa per gli amanti del disastro ambientale.”

Alla sedicesima posizione, la skincare nautica: “Scegli prodotti naturali e biodegradabili, sia per te che per la barca. Evita creme con ossibenzone e octinoxato, a meno che tu voglia fare un cameo nel disastro dei coralli e della fauna marina.”

Diciassettesima regola: “Anche a bordo separa i rifiuti: umido, plastica, carta e secco. Una raccolta ben fatta facilita lo smaltimento in porto e aiuta durante la navigazione. È così difficile o vuoi fare la figura dell’ecologista improvvisato?”

Diciottesima: “Nulla di mozziconi in mare, grazie! Sono tossici per la fauna e non si biodegradano. Perché vuoi lasciare ai tuoi amici marini un souvenir così gradito?”

Diciannovesima, ricordati di attrezzarti: “A bordo serve un retino e un sacco per raccogliere i rifiuti in mare. E occhio al vento: una folatina e puff, il tuo calzino preferito vola fuori bordo.”

Infine, il gran finale al ventesimo posto: “Il mare è di tutti, mica di chi se lo può permettere! Proteggiamolo insieme, perché ogni gesto conta (sì, anche quello che a volte ti sembra una goccia nel mare). Unisciti alla festa ambientalista della Marevivo e della Lega Navale Italiana, protagonisti di questo spettacolo di altruismo e buone intenzioni!”

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